TMW - 100 giorni dopo. La meglio gioventù: Donnarumma e Cutrone per ripartire

Il fallimento azzurro è ancora fresco ed è giusto chiedersi da quali talenti ripartire per costruire una Nazionale più forte, per far ripartire un movimento che evidentemente non ha prodotto più tanti giocatori azzurrabili dopo il Mondiale del 2006. I giovani, a cui si chiede di fare quel passetto in più nei momenti di crisi e depressione, in Italia giocano. Non molti forse, non tutti sono italiani, ma rispetto a qualche anno fa appare chiara l'apertura di un campionato che continua a puntare forte sul parametro zero "di esperienza" ma che ogni tanto decide anche che vale la pena investire su un giovane emergente, meglio se del proprio vivaio. I casi di Gianluigi Donnarumma e Federico Chiesa sono emblematici: lanciati da Mihajlovic e Sousa, sono diventati in breve colonne portanti delle rispettive squadre anche coi tecnici che li hanno seguiti, coi club che recentemente hanno rinnovato loro il contratto per mettersi al riparo da assalti esterni.

L'investimento del Napoli è stato invece su Amadou Diawara, quello della Juve su Rodrigo Bentancur, la Roma ha risposto con Gerson, che dopo un anno di apprendistato sta ripagando l'esborso fatto dall'allora direttore sportivo Walter Sabatini. Una delle più belle realtà di questo inizio di campionato è senza dubbio Nicolò Barella del Cagliari, mentre Cengiz Under della Roma attende ancora il giusto spazio, ma gode di grande considerazione a Trigoria. Impiego non ancora continuo per Manuel Locatelli, Pietro Pellegri, Lyanco, Pol Lirola, Alex Meret, Riccardo Orsolini, Francesco Cassata, Rolando Mandragora, Moise Kean, Patrick Cutrone, Giuseppe Pezzella e Fabio Depaoli. Rimangono però tutti giovani promettenti che hanno mostrato di avere i numeri per giocarsela alla pari e sin da ora, con compagni che spesso hanno dieci anni in più