Kakà o non Kakà, questo è il dilemma. Tra Robben, Balotelli, Astori e tanti altri nomi improponibili per il nuovo Milan, il più richiesto della settimana è Santon

Kakà o non Kakà, questo è il dilemma. Tra Robben, Balotelli, Astori e tanti altri nomi improponibili per il nuovo Milan, il più richiesto della settimana è SantonMilanNews.it
© foto di Federico Gaetano
mercoledì 25 luglio 2012, 12:00Passione Rossonera
di Fabrizio Tomasello
Fabrizio Tomasello, giornalista, ideatore e conduttore di "Passione Rossonera" su Radio Radio, l'unico programma radiofonico esclusivamente dedicato al Milan.

La domanda aleggiava circospetta sui nostri prodi dirigenti già da qualche giorno, incutendo in verità un certo timore: come fare a tenere buono il popolo milanista in rivolta (legittima e giustificata, ne sono consapevoli anche loro), dopo aver smembrato con certosina meticolosità una squadra vincente?
Berlusconi e Galliani devono aver meditato a lungo per trovare una soluzione, magari spalleggiati anche dal fido scudiero Braida, e alfine una lampadina si è accesa a via Turati. Una suggestione brasiliana per provare a blandire il tifoso rossonero in odore di “class action”: Ricardo Izecson dos Santos Leite, meglio noto come Kakà.
Ora, che la nostra dirigenza sia in stato confusionale è evidente; che Galliani e Braida stiano procedendo a tentoni senza uno straccio di progetto è acclarato; ma come si fa, in piena atmosfera di spending review, a pensare di mandar via Ibrahimovic e Thiago Silva per abbassare il monte ingaggi, e poi lasciarsi solleticare dalla fascinazione Kakà?
Per carità, Ricky è un pezzo di storia del Milan, un bravissimo ragazzo e forse ancora un buon calciatore, ma il nostro grande ex percepisce dal Real Madrid lauti emolumenti per circa 11 milioni di euro netti l’anno. Anche ipotizzando che papà Bosco accetti una riduzione dell’ingaggio, diciamo della metà, siamo sempre su cifre totalmente fuori da ogni logica per quelli che sono i dettami finanziari del nuovo Milan.
Arriviamo anche alle dolenti note di carattere tecnico: Kakà non fa più il calciatore ormai da 3 anni, passati a Madrid in gran parte tra panchina, tribuna e soprattutto infermeria. E’ impensabile, anche per i nostalgici, voler ricostruire il Milan su di lui.
E poi la nostra memoria storica ci suggerisce di tenere a mente gli inquietanti precedenti di rimpatriate “gloriose” a Milanello: ci riferiamo agli strombazzati ritorni di Sacchi e Capello in panchina, ma anche di Gullit, Donadoni e Shevchenko in campo, tutti finiti regolarmente “a schifio”.
Lasciamoci cullare dai ricordi carezzevoli di stupefacenti vittorie, ma la realtà attuale dei fatti è ben più cinica. Grazie di tutto Ricky, ma resta dove sei.

Spero in questo modo di aver risposto in maniera esauriente alla domanda di Mimmo che ci aveva chiesto: “siete favorevoli ad un ritorno di Kakà?”
In maniera asciutta e lapidaria la mia risposta è la seguente: NO

Pasquale ci pone un angosciante interrogativo: “Felipe Melo al Galatasaray non è più cosa certa, ci fareste un pensierino?”
Pasquale, amico mio, ma parliamo dello stesso Felipe Melo che gli annali del calcio  ricordano solo per le entrate assassine e per il florilegio di nefandezze ingiustificabili di cui si è reso protagonista a qualsiasi latitudine abbia giocato? Ti prego, non scherziamo…

Antonio sente di poter indicare la strada giusta alla nostra frastornata dirigenza: “puntiamo sui giovani italiani: Astori o Ogbonna, Santon, Poli, Verratti, Destro o Immobile e Balotelli. Viva l'ital-Milan.”
Se non fosse che una serie di acquisti del genere costringerebbe il povero Silvio, in evidente crisi economico-finanziaria, a vendere Villa Certosa, ti direi che il programmino mi stuzzica. C’è però un’altra piccola controindicazione: molti dei calciatori che hai elencato hanno già trovato casa altrove: Poli promesso sposo alla Juve, Destro alla Roma, Verratti al PSG e Immobile al Genoa. Ci tocca cercare altrove.



Francesco mi chiede esplicito: “Fabrizio, cosa ne pensi di Robben al Milan?
Si parla di un’offerta di 20 milioni del Milan al Bayern Monaco. Ora, a parte che l’indiscrezione arriva dalla Francia, e quindi potrebbe anche essere attendibile, pensare che Galliani, fulminato sulla via di Damasco, decida di dilapidare quasi totalmente il patrimonio strappato con sapiente maestria allo sceicco parigino, mi risulta difficilmente credibile.

Ancora Francesco la butta in politica: “chi potrebbe arrivare a centrocampo? Purtroppo quest'anno i top player non arriveranno perchè in Italia c'è la crisi”.
Vorrei provare a sgombrare il campo da possibili equivoci: una cosa è la crisi generale che c’è in Italia, un’altra il fatto che la famiglia Berlusconi abbia deciso irrevocabilmente – magari anche a ragione dopo tutti i milioni spesi negli anni - di non investire più nel Milan.  Del resto basta guardare il mercato di Juventus, Inter, Roma, Napoli, per scoprire che tutti spendono, più o meno e a seconda delle proprie esigenze e disponibilità. Il Milan invece non spende, ma vende, anzi smobilita. E, almeno in apparenza, senza la più pallida idea di come ricostruire.

E chiudiamo la nostra rubrica settimanale con una domanda arrivata da più parti, dall’amico di Twitter Geodetic, ma anche da Luca di Facebook: “avete notizie di Santon al Milan?”
Purtroppo no, e sottolineo il purtroppo perché vedrei molto bene l’ex nerazzurro al Milan. Un’operazione del genere sarebbe particolarmente funzionale ad un progetto di ricostruzione del Milan con un giovanissimo italiano (classe ’91), già nel giro della Nazionale maggiore, con esperienza internazionale e soprattutto molto duttile, grazie alla sua capacità di giocare da terzino su entrambe le fasce. Senza considerare il prezzo, visto che Santon si potrebbe portare a casa offrendo al Newcastle una cifra attorno ai 5-6 milioni di euro. E ciliegina sulla torta, la fede rossonera del giovane Davide che di recente ha dichiarato: “Bè, io fin da piccolo tifavo Milan, quindi sarebbe certamente bellissimo poter indossare la maglia della squadra che sostenevo fin da bambino.”.
C’è altro da aggiungere?
Forse la cosa più importante: no, non c’è alcuna trattativa al momento per portare Santon al Milan.

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