Balo, è tutta colpa tua. Un'Italia inguardabile, un solo capro espiatorio

Balo, è tutta colpa tua. Un'Italia inguardabile, un solo capro espiatorioMilanNews.it
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sabato 21 giugno 2014, 10:00Primo Piano
di Salvatore Trovato

L’Italia stecca, scivola sul più bello e contro l’avversario (sulla carta) meno ostico... E il capro espiatorio, manco a dirlo, è lui, sempre lui: Mario Balotelli. Commenti al veleno, solite critiche trite e ritrite, come se le colpe di una caduta certamente fragorosa e inattesa fossero sue, soltanto sue. L’attaccante manda giù l’ennesimo boccone amaro, dopo le sviolinate dei giorni scorsi e gli elogi per la prestazione e il gol decisivo contro l’Inghilterra.

SOLITO FILM - Tutto dimenticato (in fretta), perché la Nazionale è tornata piccola, con tutti i suoi limiti e i tanti difetti, a causa - almeno così pare - della partitaccia di SuperMario, reo di aver sprecato, nei primi quarantacinque minuti di (non) gioco, una palla gol e mezza. E poco conta se per tutta la partita, l’attaccante sia stato lasciato solo al suo destino, contro la ferrea linea difensiva costaricana, mal supportato dai compagni di attacco (Candreva e Marchisio nel primo tempo, Cerci, Insigne e Cassano nella ripresa). Avrebbe dovuto - secondo i luminari del pallone - rompere da solo il muro avversario, sfidando il caldo di Recife e inventando calcio, nonostante la totale assenza di una manovra quantomeno passabile. La difesa fa acqua da tutte le parti, il centrocampo non fa filtro, gli esterni si accendono a intermittenza ma l’attenzione ricade sempre e solo su Mario, che ci mette certamente del suo (eclissandosi nella seconda frazione di gara con fare spesso supponente) ma che non può realisticamente stravolgere il destino di una Nazionale obiettivamente modesta.

FUNZIONA COSI' - "Ha fatto buoni movimenti senza palla nel primo tempo - ha dichiarato il ct Cesare Prandelli -, nella ripresa invece non gli abbiamo mai dato l’occasione di attaccare la profondità: dovevamo liberare meglio un giocatore che lo potesse mandare in porta". Commento lucido e autorevole ma che non conta ai fini del giudizio finale, perché Balo non corre, mentre il resto della compagnia si sbatte, non incide, mentre gli altri sono efficaci, ficcanti e decisivi, soprattutto sbaglia, mentre i compagni (vedi difesa) brillano per precisione e concentrazione. Insomma, il tonfo dell’Italia è quello del nove azzurro, perché è così che va il mondo quando ti chiami Balotelli