De Jong e la lunga litania del suo posizionamento: un enigma da risolvere per provare a lanciare il Milan

De Jong e la lunga litania del suo posizionamento: un enigma da risolvere per provare a lanciare il MilanMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 3 settembre 2015, 16:31Primo Piano
di Matteo Calcagni

Il tema sulla posizione di de Jong è ormai radicato dopo mesi e anni di considerazioni ed opinioni: l'olandese può fare il vertice basso o rende soltanto in coppia con un altro centrocampista? E l'interno? E' un ruolo possibile e/o fattibile per l'ex Manchester City? Ad oggi i fatti (e i dati) danno ragione a coloro che ritengono l'orange non idoneo come unico centrocampista davanti alla difesa in assenza di fonti di gioco adiacenti.

QUESTIONE DI MODULO - Nell'ultimo triennio rossonero, dal 2012 al 2015, l'unico Milan col centrocampo a tre che ha funzionato continuativamente è stato quello con Montolivo vertice basso, capace di rimontare uno svantaggio consistente alla Fiorentina e conquistare il terzo posto. Questo non significa che de Jong non abbia disputato ottime partite, dato che è stato utilizzato perennemente da ogni tecnico capitato a Milanello. Il fatto che buona parte di queste prestazioni sia coincisa con l'utilizzo del 4-2-3-1 dovrebbe però far riflettere.

TRA MONTOLIVO E DE JONG - Questo Milan, per penuria di esterni e conformazione della rosa, non può tornare al 4-2-3-1 o passare al 4-4-2 (oltre a Bonaventura e Cerci non ci sarebbero alternative che non coinvolgano i già pochi terzini). Inevitabile quindi proseguire col centrocampo a rombo, nel quale però si dovrà ragionare sulla posizione di de Jong. Montolivo può rimpiazzare l'olandese davanti alla difesa, ma l'orange potrebbe non essere adattabile come mezz'ala: le caratteristiche di de Jong sono altre e finora nessuno ha provato ad impiegarlo nel ruolo di interno. Mihajlovic potrebbe tentare, ma non è detto che l'esperimento funzioni. Più semplice sarebbe decentrare la fonte di gioco (Montolivo) sull'interno, ma il nativo di Caravaggio dovrebbe ritrovare una condizione accettabile per svolgere sia i compiti di impostazione che quelli di inserimento.