ESCLUSIVA MN - Costacurta: "Problema di tattica individuale, il cuore non basta. Se i giocatori di qualità si fanno male diventa dura..."

ESCLUSIVA MN - Costacurta: "Problema di tattica individuale, il cuore non basta. Se i giocatori di qualità si fanno male diventa dura..."
venerdì 27 settembre 2013, 16:00ESCLUSIVE MN
di Edoardo Lavezzari

Bandiera del Milan con cui ha vinto tutto, Alessandro “Billy” Costacurta analizza, in esclusiva per MilanNews.it, l’avvio di stagione dei rossoneri toccando tutti i temi caldi in casa rossonera.

Parlando di questo Milan è impossibile non cominciare dalla difesa. 10 gol subiti in 5 partite, troppi. Secondo te è un problema tattico o mentale?

“Io parlerei di disattenzione, in gergo calcistico viene chiamata la “tattica individuale”. Credo che siano più evidenti gli errori individuali di poca concentrazione, non la metterei sulla tattica, anche i gol subiti con il Bologna sono figli di poca attenzione, sono movimenti difensivi talmente conosciuti che non possono essere sbagliati, è sicuramente disattenzione.”

Nulla di irreparabile quindi?

“Sotto questo aspetto io sono d’accordo con Allegri, bisogno solo migliorare la concentrazione, perché quella difesa ha già mostrato lo scorso anno di essere affidabile. Certo che anche la concentrazione è una parte fondamentale del gioco del calcio.“

Dopo la rimonta di Torino, la vittoria in extremis con il Celtic e la mezza rimonta con il Napoli, anche con il Bologna l’ennesimo recupero nel finale. Credi pesi di più l’aspetto negativo, il Milan va spesso in svantaggio, oppure quello positivo del cuore mostrato?

“Entrambe le cose. C’è poca attenzione in determinate situazioni e questo porta la squadra a subire. Per fortuna c’è una squadra che, anche grazie all’allenatore, alla società e alla spinta dei tifosi ha modo di reagire. Non solo con il cuore però. Quei ragazzi però non si devono dimenticare che sono stati scelti perché sono bravi e spesso se lo dimenticano. Quando sono in difficoltà buttano il cuore oltre l’ostacolo come si suol dire, però ogni tanto si dimenticano che sono stati scelti perché sono bravi e questo non va bene.”.

Quanto pesano le assenze in questo momento?

“In questi giorni ho visto tante partite e devo dire che le assenze ci sono per tutti, poi se tu hai pochi giocatori di qualità e quelli si fanno male è dura, però il Milan è una grande società ed è un discorso che il Milan deve superare. E’ vero che se ti mancano Montolivo, El Shaarawy e Balotelli, ma per esempion in attacco ci sono Matri e Robinho e se vogliamo dirla tutta Poli e Muntari segnano più gol di Montolivo, quindi non la metterei molto sulle assenze anche perché la società ha comprato dei buoni giocatori.”.

Capitolo Balotelli. Ieri sono arrivate le sue scuse, ma allenatore e compagni nei giorni precedenti hanno usato parole dure nei suoi confronti. Credi sia rotto qualcosa?

“Non essendo dentro lo spogliatoio non so esattamente. So però che se delle persone fanno certe dichiarazioni pubblicamente su di te si aspettano che tu reagisca in un certo modo. Guardiamo la cosa sotto un aspetto positivo, io sono papà e lo faccio con mio figlio, a volte provo a farlo arrabbiare per farlo reagire positivamente. Io non credo che compagni e allenatori si siano stancati, semplicemente stanno provando una nuova strategia per aiutarlo.”.

Dopo 5 giornate il Milan ha già 10 punti di distacco dalla vetta e 8 punti dalla zona Champions. In più quest’anno Inter, Roma e Fiorentina sembrano avere un altro passo. Il Milan può ripetere il miracolo dello scorso anno?

“Per ora nulla è compromesso. L’ultimo anno è la dimostrazione che tutto può cambiare. Se me lo aveste chiesto prima della partita contro il Napoli sarei stato più preoccupato, ma adesso vedo che la squadra inizia a giocare meglio e creare. Io ho l’impressione che Allegri e Tassotti lavoreranno molto sulla difesa, in attacco non ci sono grossi problemi la squadra crea e fa gol. Se sistemeranno la difesa, e penso sia possibile visti i risultati  dell’anno scorso, il Milan potrà dire la sua; è anche vero però che quest’anno c’è più concorrenza e molte squadre sono più forti.”.