Flop Torres, una scommessa già persa in partenza
Dunque, è già finita, ammesso che sia mai iniziata. L’avventura in rossonero di Fernando Torres è ormai giunta al capolinea. Appena quattro mesi (e un solo gol) dopo. Un flop, inutile girarci attorno. Costoso, tra l’altro, perlomeno in termini di ingaggio. Eppure, le ultime stagioni al Chelsea - tutt’altro che positive - del Niño avrebbero dovuto quantomeno far riflettere Adriano Galliani, che ha, invece, deciso di puntare tutto sullo spagnolo, pensando (male) di vincere una scommessa forse già persa in partenza.
REAZIONE NULLA - Una scelta che adesso rischia di pesare sulla stagione del Milan, costretto (Cerci a parte) a tornare sul mercato alla ricerca di un attaccante in grado di garantire gol e peso là davanti. Torres, al di là di tutto, ci ha messo del suo, vivacchiando ora in campo ora a Milanello, praticamente senza reagire. Un campione (perché di campione si tratta, nessuno può certo negarlo) quasi rassegnato al declino, incapace di opporre resistenza alla sua parabola discendente. E le occasioni, in Inghilterra come in Italia, non sono certo mancate. Filippo Inzaghi gli ha dato fiducia e spazio, ottenendo in cambio fischi (di San Siro ma non solo) e prestazioni non all’altezza.
MADRID - E inevitabilmente, mese dopo mese, partita dopo partita, figuraccia dopo figuraccia, la strada del delantero iberico si è fatta in salita. Prima la panchina e il silenzio, adesso il mercato e il ritorno a Madrid, ormai a un passo. L’Atletico, primo grande amore di Fernando, ultima chance per tornare a sentirsi Torres, quel fuoriclasse che aveva stregato Ariedo Braida e che Adriano Galliani, molti anni dopo (con grande ritardo), ha portato a Milano.
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