Gattuso riparte da...Montella: gli uomini non cambiano ma i concetti sì

Gattuso riparte da...Montella: gli uomini non cambiano ma i concetti sìMilanNews.it
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sabato 2 dicembre 2017, 18:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Chi si aspettava una rivoluzione, immediata, targata Gattuso probabilmente resterà deluso, perché l'ex tecnico della Primavera, alla sua prima sulla panchina rossonera, confermerà tutto l'architrave fin qui costruito da Montella. D'altronde come avrebbe potuto fare altrimenti? La squadra ha lavorato per tre mesi con la difesa a tre, gli uomini a centrocampo sono quelli e Suso, esperimenti a parte, rende al top da laterale offensivo. Tutto questo per evidenziare come, almeno nel breve periodo, il 3-4-3 sarà l'unica soluzione possibile. Meglio quindi lavorare sui concetti, e possibilmente su certe dinamiche in campo, che tramutare tutta la struttura tattica milanista.

IL DIKTAT DI RINO - "Ho lavorato sulla mentalità, non è un segreto che mi piaccia vedere intensità e lavoro corale. Qualcosa di nuovo abbiamo provato, ma è rimasta la difesa a tre e abbiamo lavorato su concetti chiari" ha dichiarato Gattuso in conferenza stampa, ribadendo poi le proprie considerazioni in merito alla situazione della squadra: "Questi ragazzi li ho trovati un po' in difficoltà, ma non significa che siano stati allenati male. Dobbiamo migliorare sull'intensità e mentalità. Le vittorie possono regalarmi tempo che certamente aiuta a lavorare serenamente, con entusiasmo e forza". Ed ancora: "Certo che è rimasto qualcosa del lavoro di Vincenzo. Il palleggio difensivo, la costruzione dal basso e su queste basi proveremo a verticalizzare di più ed attaccare la profondità. Ma dopo una settimana pensare di cambiare tutto e tutti, sarebbe da pazzi. Questa però è una squadra da palleggio e rimarrà".

SEMPLICITA' - Cosa aspettarsi dunque dal Milan di domani a Benevento? Una squadra armoniosa che proverà a vincere con un bellissimo calcio od una formazione rabbiosa, con la bava alla bocca alla ricerca del successo? L'ultimo Milan non era una squadra armoniosa, ma le colpe non erano solo di Montella, e non aveva nemmeno fame ardente di successi, e qui forse l'allenatore c'entra un po' di più. Gattuso ha fatto capire di aver lavorato molto sulla psiche dei suoi ragazzi, chiedendo intensità ed animo: questo è il primo passo da cui ripartire, ma non dovrà ovviamente essere l'unico. Questo Milan deve trovare anche una sua identità di squadra, ma per scovarla ci vorrà del tempo: Montella ce ne stava mettendo troppo, Rino dovrà accelerare i tempi, nella speranza che i risultati possano velocizzare il processo. Poi, strada facendo, si potranno trovare anche delle varianze tattiche significative, a patto che portino ad una miglioria evidente.