Gazzetta - Milan-Juve, il gioco contro i giocatori: Montella ha dato un’identità ai suoi, Allegri salvato dai campioni

Gazzetta - Milan-Juve, il gioco contro i giocatori: Montella ha dato un’identità ai suoi, Allegri salvato dai campioniMilanNews.it
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
sabato 22 ottobre 2016, 07:55Primo Piano
di Salvatore Trovato

È il grande giorno di Milan-Juventus. Due squadre diverse, con filosofie quasi opposte. Piena di campioni una, di giovani operai l’altra. I rossoneri non battono i bianconeri dal novembre 2012 (1-0 con gol di Robinho su rigore.), ma in questa stagione si sono riavvicinati agli eterni rivali. Il Milan, come evidenzia stamane La Gazzetta dello Sport, ha accorciato la lontananza dalla Juve perché Montella è più avanti di Allegri quanto a idee e visione di gioco.

IN VERTICALE - L’aeroplanino non dispone di fuoriclasse, ma è riuscito a dare un’identità alla sua squadra, badando più al sodo che alla bellezza. Il Milan di Montella gioca molto in verticale e meno in orizzontale: se attaccato, si compatta, speculando sull’errore altrui, per costruire la ripartenza rapida e feroce. I rossoneri, sul campo, aggrediscono gli avversari in alto, scompaginandone le trame alla fonte. Insomma, il Milan è più rappresentato dal gioco che dai giocatori, al contrario della Juve, fin qui salvata dai suoi campioni.

REGISTA CERCASI - C’è un aspetto, però, che accomuna le due compagini: entrambe non hanno un regista in grado di fare la differenza. Un tempo, Milan e Juve potevano contare sul lavoro di un maestro come Pirlo, oggi si alternano dei discreti figuranti. Allegri potrebbe puntare su Hernanes (o Lemina, difficile che rischi il rientrante Marchisio), Montella , invece, dovrebbe riaffidare le chiavi del centrocampo a un ragazzo di belle speranze come Locatelli. Questo del regista - scrive la rosea - sembra lo snodo cruciale.