L'Analisi Tattica - Arsenal-Milan: tutte le potenzialità del 4-4-2 in una notte amara

L'Analisi Tattica - Arsenal-Milan: tutte le potenzialità del 4-4-2 in una notte amaraMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 16 marzo 2018, 18:00Primo Piano
di MN Tactical Analysis

Una splendida notte stonata. O meglio, una serata maledetta a tratti da sogno. Perché sul tiro fatato di Çalhanoglu dalla lunga distanza, il cuore del tifo rossonero sussultava veemente, tornando con la memoria sulle storiche rimonte europee griffate Diavolo. Ma tra sviste ed errori, il tabellino si chiude con un pesante (e bugiardo) 3-1 per l'Arsenal, risultato che pone fine all'esperienza continentale del Milan agli ottavi di finale di Europa League. Questa L'Analisi Tattica di MilanNews.it.

Ancora una volta, Gattuso dimostra di essere un fine conoscitore tattico stravolgendo all'Emirates l'impianto di gioco fisso da dicembre. Il Milan non ne risente, anzi, dopo circa 40 secondi mette in porta André Silva che calcia clamorosamente a lato. L'intuizione di Rino è potenzialmente geniale, dettata da tre motivi semplici ma estremamente efficaci: la necessità di avere tutto il peso offensivo possibile a disposizione, una squadra più stretta con due linee da 4 ed una scelta arbitraria di spostare ulteriormente il proprio gioco sull'esterno, ancora di più di quanto fatto solitamente con il 4-3-3. Rino l'avrà pensata così: in mezzo non possiamo giocarcela per qualità, ma se il centro lo lascio a Wilshere, Ramsey e Xhaka, io posso affondare e giocarmi tutto sugli esterni. E così è andata. Entrambe le fasce hanno funzionato, mettendo in costante difficoltà Monreal (tagliato in metà da uno spento Suso ed un brillante Borini) e Bellerin (affettato da Çalhanoglu e Rodríguez). In mezzo, il blocco centrale Romagnoli-Bonucci e Montolivo-Kessie prendevano in mano la situazione alzando ed abbassando il baricentro della squadra. Il Diavolo ci prova a più riprese, mettendo in crisi gli esterni e liberando all'occasione da gol André Silva, Cutrone, Suso e Kalinic, raccogliendo però poco o nulla. E in difesa...

Ribaltando il campo, era da novembre che i rossoneri non subivano così tanti tiri in porta. Sfortunati poi sulla seconda rete che uccide la gara, in un errore tecnico di un Donnarumma che, fino a quella conclusione, aveva preso praticamente tutto. L'Arsenal pressa di meno, ma è evidente come gli undici di Wenger siano "on a mission". Ogni singola pedina in campo sa cosa fare, e lo si denota nelle precise discese e nella capacità spaventosa di riempire l'area rossonera con più uomini possibili. Su un paio di cross di Bellerin, sono addirittura sette i Gunners pronti ad un pallone da spingere dentro: puro manifesto Arsenal. Wilshere e Özil alzano i giri del motore e, nello stretto, diventano imprendibili. Palleggio e stoccate nel momento giusto, così i londinesi vanno ai quarti contro il CSKA. Rimane nella testa dell'universo rossonero una notte di vero calcio europeo. Con potenzialità, potenzialità vere da sfruttare nei prossimi mesi.