L'Analisi Tattica - Roma-Milan (0-2): la totalità di Kessie, crea il Cutro-Gol e cancella Nainggolan

L'Analisi Tattica - Roma-Milan (0-2): la totalità di Kessie, crea il Cutro-Gol e cancella NainggolanMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 26 febbraio 2018, 19:30Primo Piano
di MN Tactical Analysis

Dopo il successo rossonero all'Olimpico, torna l'imperdibile appuntamento con L'Analisi Tattica di MilanNews.it. Oggi sotto la lente d'ingrandimento il fattore chiave del trionfo milanista, i movimenti di Kessie ad oscurare l'estro di Nainggolan e la continua spinta offensiva.

MILAN KESSIECENTRICO - Nascere a Corigliano Calabro e vivere a contatto col mare avrà portato a Rino Gattuso, magari nella notte di Roma, il consiglio più prezioso. Aspettare che scenda la marea giallorossa, calino le ondate capitoline ed uscire alla distanza. La realtà ha fatto emergere due dati significativi: la Roma era in secca e senza troppa capacità di mareggiate, il Milan ha pazientemente tenuto i remi in barca per poi uscire nel momento di crisi romana. E la spinta al successo milanista è arrivata da Franck Kessie, insostituibile in entrambe le fasi. A turno con Bonaventura, ha alternato il pressing con puntualità disarmante sul primo portare di palla avversario, con Cutrone in costante schermo su Strootman. Nainggolan, in versione 'Ninja spaventato', ha perso completamente il controllo della zona di competenza, venendo regolarmente anticipato e tagliato fuori dal classe 96'. Quando la sfera veniva recuperata, l'ivoriano si lanciava in avanti occupando gli spazi liberati dal movimento dell'ex canterano. E così è nato il primo gol rossonero: il possesso giallorosso viene intercettato, Ródriguez alza la testa e vede Kessie nel ruolo di punta-boa. Attira a sè i centrali capitolini che perdono il tempo della copertura preventiva, sponda per Cutrone che poi allargherà a Suso ed il resto è... Cutro-gol. Per la seconda rete, il copione non cambia. Kalinic subentra al numero 63 ma le dinamiche non mutano. Su rimessa laterale, Kessie praticamente affianca la punta croata: quando Calabria mette il turbo e chiede il ballo a due, c'è anche l'ex atalantino sulla stessa linea di passaggio, a dimostrazione della rinnovata spinta offensiva del nativo di Ouragahio. Qualora Calabria avesse mancato il contatto col pallone, ci sarebbe stato comunque Kessie a sospingere l'azione in solitaria verso Alisson. Un Milan Kessiecentrico, senza distinzioni tra attacco e difesa.

Di Daniele Castagna e Pietro Mazzara