L'Europa certificata…dai partenti: le firme di Deulofeu e Honda sul traguardo rossonero

L'Europa certificata…dai partenti: le firme di Deulofeu e Honda sul traguardo rossoneroMilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
domenica 21 maggio 2017, 21:00Primo Piano
di Simone Nobilini

Centrare l'Europa nel modo più paradossale e particolare, sbloccando l'ennesima gara colma di difficoltà offensive dell'ultimo periodo per staccare, finalmente, il biglietto per il sesto posto. Il Milan vola ai preliminare di Europa League (anche) grazie a due elementi con la valigia in mano, Gerard Deulofeu e Keisuke Honda: protagonisti principali (e, almeno nel caso del giapponese, inattesi) del successo decisivo sul Bologna per conquistare l'obiettivo stagionale. Tra destini tanto comuni quanto, per un verso, differenti…

DETERMINANTE - Impacciato, poco brillante e mai creativo nell'uno contro uno. Il Deulofeu visto nei primi 45' della gara contro il Bologna non ha certo impressionato in positivo, confermando un po' la falsa riga del rendimento offerto nelle ultime uscite. Nella ripresa, invece, la qualità della prestazione del 7 rossonero è cresciuta in maniera decisiva, con un paio di spunti interessanti sull'esterno e l'inserimento vincente per sbloccare la gara su assist di Mati Fernández. Un gol decisivo, dopo quello realizzato all'Atalanta, capace di indirizzare definitivamente la gara in favore dei rossoneri, scioltisi dopo il vantaggio trovato grazie a chi partirà a fine stagione: un possibile ritorno in rossonero dipenderà, prettamente, dalle intenzioni e dalle richieste del Barcellona in caso di riscatto del giocatore dall'Everton. Posto che la dirigenza rossonera, di fronte ad altri profili, non decida di cambiare obiettivi a livello offensivo. 

ADDIO CERTO - 133 minuti in stagione, profilo ai margini delle rotazioni di Montella e l'attesa finale per arrivare alla definitiva scadenza di contratto con il club rossonero: eppure, Keisuke Honda è riuscito, nel suo piccolo, a mettere la firma sulla conquista del sesto posto rossonero. Entrato con grande voglia e con la mentalità giusta, il giapponese ha chiuso la partita con la punizione del 2-0, salutando nel migliore dei modi il pubblico di San Siro nel giorno della sua ultima apparizione casalinga con la maglia del Milan. Un addio certo inevitabile, dopo la non esaltante esperienza vissuta, giunto nella maniera più insperata. Con un sigillo per certificare, finalmente, il tanto atteso ritorno rossonero in Europa.