Tuttocampista e uomo ombra contro la SPAL. Quei numeri difensivi di Jack...

Si scrive Giacomo Bonaventura, si legge uomo ovunque del centrocampo rossonero. Jack, sotto gli occhi di mister Gattuso, ha vissuto una crescita esponenziale nel ruolo di mezzala. Non a caso, la sua posizione prediletta. E se le qualità offensive non si discutono, sono le capacità tattiche e difensive a sorprendere. Ad attestarne la crescita ed il raggiungimento di status di mezzala totale. Visione, inserimenti e colpi da gol uniti (finalmente) ad una fase di copertura eccellente, limata ed aumentata in ogni dettaglio. I numeri contro la SPAL non mentono...

L'ex atalantino, con una prova da maratoneta, ha corso 10542 metri, chiudendo al 90' alle spalle del solo Çalhanoglu per chilometri macinati. Una capacità impressionante di coprire la doppia fase, con una heatmap totale sul binario sinistro, sia al limite della propria porta che a ridosso dell'area di Meret. Una gamba brillante che gli ha permesso, numeri alla mano, di essere il migliore del match per contrasti vinti e, al tempo stesso, il rossonero più bersagliato dai falli ferraresi. Il tutto unito ad una regia invidiabile, con 61 passaggi smistati con la precisione del 95.1%.

Jack, in silenzio, ha saputo prendere il controllo dell'out mancino, gestendone a piacimento il traffico. Un po' come il vigilante mascherato Lamont Cranston nel L'Uomo Ombra, pellicola di Russel Mulcahy del 1994. A New York nel film così come a Ferrara in campo, il protagonista si muove nell'oscurità per sventare pericoli e trame avverse. Il ruolo che ha saputo interpretare il nativo di San Severino Marche rimanendo inosservato. Il migliore della sfida, insieme a Biglia, per palloni rubati e recuperati, praticamente invalicabile nei duelli aerei (2° migliore del match) e diabolicamente ben piazzato in zona intercetti (secondo, alle spalle del solo Biglia). Una prestazione maiuscola, ma lavorando nel buio. La grande capacità di Giacomo Bonaventura, tuttocampista e uomo ombra.