La sosta non altera le gerarchie dell'attacco: la favola rossonera al primo esame contro una grande

La sosta non altera le gerarchie dell'attacco: la favola rossonera al primo esame contro una grandeMilanNews.it
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giovedì 7 settembre 2017, 16:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

La sosta per le Nazionali ha lasciato il Milan con un interrogativo: da quale centravanti sarebbe ripartito Montella, alla ripresa del campionato, nella complicatissima trasferta romana contro la Lazio? Cutrone, André Silva e Kalinic avevano (e hanno) tutti le carte giuste per ricevere le chiavi dell'attacco rossonero, ma qualcuno di loro parte (e forse partiva) in vantaggio. Parliamo chiaramente di Patrick Cutrone che, nonostante la pausa e le difficoltà della gara, sembra il favorito per guidare i rossoneri allo Stadio Olimpico.

ANCORA DAVANTI - Un attaccante che segna quattro reti in sei partite con il club, ripetendosi anche in azzurro nel match amichevole tra Italia e Slovenia Under 21, inevitabilmente supera qualsiasi gerarchia, anche quelle legate al mercato e all'esperienza. E se Kalinic, come emerso con la Croazia, non attraversa il miglior stato di forma, André Silva ha dimostrato di essere non solo in buon momento, ma anche di saper essere decisivo, realizzando la rete della vittoria nella sfida del Portogallo in Ungheria. Essere titolari della Nazionale campione d'Europa già non è cosa da poco, figuriamoci se si segnano nove reti in poco più di un anno. Ma per la "sfortuna" dell'ex Porto, Cutrone ora non sembra avere rivali.

L'ESAME CONTRO UNA BIG - Il classe '98 ha risposto alla rete di André Silva, realizzando un gol splendido in azzurro, proseguendo uno straordinario momento di forma ed una continuità che, a quell'età, ha ben pochi precedenti. La partita contro la Lazio nasconde tante insidie, ma potrebbe essere un test importantissimo per il Milan e lo stesso Cutrone, per capire fin dove si può spingere questo diciannovenne, perché oltre i gol c'è tanto altro. Il numero 63 non solo dispone di una media realizzativa incredibile, ma ha un senso tattico straordinario che, unito alla sua fisicità, gli permette di essere già un giocatore da Serie A. E se riuscisse a confermarsi anche contro una big del calcio italiano, dopo aver segnato contro tutte le avversarie affrontate finora, allora anche il termine favola dovrebbe evolvere in qualcosa di meno etereo e decisamente più concreto.