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Galliani a MC: "La storia del Milan è fantastica, il presidente è un grande. Vi racconto come abbiamo preso Ancelotti e Rivaldo. E su Inzaghi..."

LIVE MN - Galliani a MC: "La storia del Milan è fantastica, il presidente è un grande. Vi racconto come abbiamo preso Ancelotti e Rivaldo. E su Inzaghi..."MilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 16 dicembre 2014, 17:01Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

- Si conclude la trasmissione con Galliani che fa gli auguri a tutti: "Auguro a tutti i tifosi rossoneri un Buon Natale e speriamo che il 2015 sarà un grande anno".

Su Inzaghi: "Pippo è fantastico, è l'esempio che con la forza di volontà e la determinazione si può ottenere tutto. E' diventato un giocatore stellare grazie alla sua applicazione e alla sua voglia e intelligenza. Credo che farà bene l'allenatore perchè lavora giorno e notte e studia tutti gli avversari nei dettagli. Ha una conoscenza incredibile, lui ha segnato tanti gol perchè sapeva i punti deboli dei suoi avversari. Ronaldo il Fenomeno era il contrario di Pippo, così come Ronaldinho. Mi chiedo spesso cosa potevano fare questi giocatori se avessero avuto l'applicazione di Inzaghi. Pippo si è ripreso alla grande anche dagli infortuni e per questo credo che grazie a questa determinazione farà bene anche l'allenatore".

Sul Milan di Berlusconi: "Credo ci siano tre grandi momenti del Milan di Berlusconi: la vittoria della squadra di Sacchi delle due Coppe dei Campioni consecutive, impresa che non è più riuscita a nessuno, poi il grande periodo di Capello con tre finale di Coppa dei Campioni e poi le stagioni con Ancelotti in panchina, con il quale abbiamo vinto la Champions League nel 2003 e nel 2007. E' qualcosa di incredibile, questi tre allenatori ci hanno portati tutti in vetta al mondo".

Su Gattuso: "L'unica volta che voleva andare via per davvero è stata dopo Istanbul. Credo sia stato il giocatore che ha sofferto di più per quella sconfitta".

Sulla partita perfetta contro il Manchester United nel 2007: "Era un Milan gigantesco che ha affrontato un grande United. Anche all'andata era stata una grande sfida, poi il ritorno è stata una delle emozioni più grandi degli ultimi anni".

Sulla finale di Istanbul: "Mi dispiace molto per Hernan Crespo che in quella stagione di Champions face cose straordinarie, non solo la doppietta in finale ma anche i gol con il Manchester United negli ottavi. Non è vero poi che quella sera abbiamo esultato negli spogliatoi all'intervallo. Dopo quei sei minuti, noi abbiamo ripreso a giocare bene, abbiamo sfiorato di vincere nel finale con Sheva, ma Dudek parò con il polso in modo incredibile. Credo che abbiamo giocato meglio nel 2005 che nel 2007".

Su Carlo Ancelotti: "Gli faccio l'in bocca al lupo per il Mondiale per Club. Carlo è abbonato alle vittorie, anche se quando arrivò da noi dicevamo che era abbonato ai secondi posti. Mi ricordo bene quando lo abbiamo preso: c'era Terim in panchina, perdiamo a Torino dopo un rigore sbagliato da Inzaghi. Avevo sentito Ancelotti qualche giorno prima per altre cose e mi disse che stava per firmare per il Parma. Finita la partita di Torino, parlo con il presidente e decidemmo di cambiare allenatore e di puntare su Ancelotti, sperando che non avesse già firmato con il Parma. Chiamai subito Carlo che mi disse che il giorno dopo doveva firmare con i gialloblu e così mi presentai la mattina seguente a casa sua per convincerlo ad accettare la nostra proposta. Arriva a Milano e comincia la sua straordinaria avventura con noi. Spero che Inzaghi possa fare come Ancelotti, sono persone diverse, ma credo che anche Pippo abbia imboccato la strada giusta per fare come Carletto. Io sono molto legato soprattutto a due allenatori, cioè Sacchi e Capello, perchè hanno sempre il Milan nel cuore. Ancelotti arriva al Milan perchè lo ha voluto a tutti i costi Sacchi, che ha convinto il presidente a comprarlo nonostante avesse qualche problema al ginocchio. Era uno degli ultimi giorni di mercato e ottengo il via libera di incontrare Ancelotti. Io arrivo al residence dove dovevo incontrare Ancelotti, chiedo la chiave della camera, salgo e trovo Ancelotti, con il quale chiudo in fretta l'accordo. Mancava però ancora l'intesa con la Roma e Carlo doveva ancora fare le visite con il dottor Monti. Alla fine riuscimmo a fare tutto, prendiamo un aereo privato del presidente e torniamo a Milano per depositare il contratto. Da lì iniziò l'avventura di Ancelotti nel Milan, con il quale ha vinto tanti trofei. Dopo aver smesso di giocare, ha fatto l'assistente di Sacchi in Nazionale e poi inizia la carriera da allenatore. Arrivando al Milan, Carlo ha cambiato la nostra vita, abbiamo ottenuto grandi risultati".

Su Rivaldo: "Avevo provato a prenderlo nell'estate del 2000, ma non eravamo riusciti a prenderlo. Ero anche stato a Barcellona con il suo agente. La storia di Rivaldo nasce nell'estate del 2002, io ero a Ibiza e incontrai Florentino Perez che mi disse che il Barcellona stava per lasciare partire Rivaldo. Chiamai subito il presidente Berlusconi per comunicargli la notizia e lui mi disse di fare di tutto per prendere Rivaldo e che nel caso sarebbe anche intervenuto lui in prima persona per comprarlo".

Ancora su Kakà: "E' un giocatore stratosferico, ci ha regalato emozioni fantastiche. Vince meritatamente il Pallone d'Oro nel 2007 dopo aver vinto la Champions League ad Atene".

Sulla Supercoppa europea vinta contro il Porto nel 2003: "Ricordo perfettamente quella serata, era appena arrivato Kakà. Eravamo stati fino a domenica a Montecarlo perchè poi il lunedì giocavamo ad Ancona la prima giornata di Serie A quando scoprimmo il talento di Kakà. Lo saluto sempre con grande affetto, sta per iniziare la sua avventura ad Orlando. Ricordo la telefonata di Ancelotti dopo il primo allenamento di Kakà per dirmi che era un fenomeno, una cosa del genere non l'ha mai fatta per nessuno".

Sul Milan del 2002-2003: "Un gruppo fantastico che ci ha portato alla meravigliosa finale di Manchester. Davvero una grande squadra. La finale di Manchester? Vincere con Maldini capitano 50 anni dopo suo padre in Inghilterra una coppa è davvero qualcosa di meraviglioso. E' qualcosa di unico e incredibile".

Sull'addio di Weah: "E' sempre dura lasciare questo club. Weah è stato un giocatore straordinario, ricorderò sempre i due gol fotocopia all'Olimpico contro Roma e Lazio. Noi tifosi rossoneri siamo fortunati per aver visto uno dei calci migliori. Real Madrid fine anni '50, l'Ajax degli anni '70, il Milan dopo la fine degli anni '80 e il Barcellona di Guardiola sono le quattro squadre che per me hanno fatto la storia del calcio".

Sul presidente Berlusconi: "E' veramente un grande, è fantastico in tutto quello che fa".

Inizia Adriano Galliani: "La storia del Milan è fantastica. Oggi festeggiamo il 115° compleanno del club e anche il 15° compleanno di Milan Channel, che è nato nel 1999. Domani poi c'è anche un'altra ricorrenza, cioè la vittoria in Coppa Intercontinentale 1989 grazie ad un gol di Evani".

- Inizia la trasmissione.

Nel giorno del 115° compleanno del Milan, Adriano Galliani interverrà a Milan Channel durante la trasmissione "Terza Pagina": la redazione di Milannews.it vi riporterà tutte le dichiarazione dell'ad della parte sportiva del club rossonero. Restate con noi!!!