"Nessuno entra se nessuno esce", ma il piano del mercato sembra prendere forma: due le vere necessità

"Nessuno entra se nessuno esce", ma il piano del mercato sembra prendere forma: due le vere necessitàMilanNews.it
© foto di Andrea Ninni/Image Sport
venerdì 28 novembre 2014, 21:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Domenica si chiuderà un novembre non propriamente esaltante per il Milan, nella speranza rossonera che possa concludersi con una vittoria liberatrice contro l'Udinese (il "più tre" in classifica manca infatti dal 19 ottobre). Lunedì inizierà dicembre e, calendario alla mano, mancherà un mese esatto all'apertura delle liste del mercato invernale. Di mercato non ha voluto parlare Galliani dalla Lega Serie A, trincerandosi dietro all'ormai classico tormentone: "Se non esce nessuno non può entrare nessuno". Tuttavia non bisogna assolutamente escludere che tra i ventotto giocatori attualmente in rosa qualcuno possa partire. A quel punto il discorso in&out potrebbe materializzarsi, sempre nel rispetto di un contenimento dei costi ormai consolidato.

ATTACCO FOLTO - In casa rossonera ci sono esigenze più o meno diffuse nei vari settori di campo. L'urgenza probabilmente meno impellente è legata al sostituto di Honda, il quale sarà assente per circa un mese per via della Coppa Asia. E' vero che il giapponese è stato titolare 11 volte su 12 con Inzaghi, ma bisogna anche ricordare che il reparto offensivo è tra i più folti della compagine milanista. Suso potrebbe anticipare di qualche mese il suo approdo a Milanello, ma il reparto offensivo attuale dovrebbe cavarsela anche così. Diverso è il discorso per le corsie laterali e soprattutto per il centrocampo.

FASCIA E CENTROCAMPO - La totale rinuncia ai vari Albertazzi, Armero e Zaccardo ha limitato le scelte di Inzaghi a due terzini di ruolo (Abate e de Sciglio) e due adattati (Bonera e Rami). E' possibile che qualcuno dei tre sopracitati possa lasciare il Milan e, di conseguenza, il club ingaggiare un nuovo terzino per completare il pacchetto. Discorso meno numerico ma più qualitativo quello legato al centrocampo. Il reparto intermedio col ritorno di Montolivo sarà numericamente a posto, ma il problema tecnico pur mitigato non si risolverà del tutto, soprattutto se si puntasse sul 4-3-3. Perché il Milan cresca di livello serve un'aggiunta di fosforo in mezzo, un aiuto che sarebbe servito già in estate. Che sia Brozovic od un altro profilo, il club rossonero dovrà cercare di puntellare finalmente la mediana, provando a comporre pezzo per pezzo un centrocampo vincente.