Punte dinamiche e l'esaltazione sotto porta dei centrocampisti: Montella può far fuori Bacca

Una delle prerogative del gioco di Vincenzo Montella è quella di saper rendere i suoi centrocampisti delle vere e proprie armi in più in zona realizzativa. La sua idea di calcio prevede che i tre che giocano in mezzo, oltre a dettare il ritmo della manovra, possano buttarsi negli spazi che vengono creati per cercare la conclusione a rete. I numeri delle sue annate migliori da allenatore, ovvero quelle sulla panchina del Catania ed il triennio con la Fiorentina, lo stanno a dimostrare, ma anche nell’ultima stagione sulla panchina della Sampdoria, i suoi centrocampisti hanno spesso trovato la via della rete.

I NUMERI – Quando era sulla panchina del Catania, l’exploit più clamoroso fu quello di Francesco Lodi, che segnò ben 9 reti in campionato. Vero è che l’allora numero 10 dei rossoazzurri siciliani era il tiratore scelto dei calci piazzati, ma è altrettanto vero che qualche gol da fuori o con inserimenti venne fatto. Anche Sergio Almiron, con quattro gol, si tolse più di una soddisfazione personale, ma i numeri più importanti rimangono quelli della Fiorentina. Dal 2012 al 2015, il gioco di Montella ha mandato in rete ben 9 centrocampisti che, in campionato, gli hanno regalato la bellezza di 73 reti, senza tenere in considerazione Coppa Italia e competizioni continentali. Numeri di una certa importanza.

NO ALLE BOE -  Per creare spazi per i centrocampisti, ma anche per gli attaccanti esterni, il calcio di Montella non prevede l’utilizzo del centravanti classico. Nelle sue squadre, giocatori come Maxi Lopez e Mario Gomez hanno sempre faticato a trovare il loro spazio e, in tal senso, occhio alla posizione di Carlos Bacca. Il colombiano, già con Brocchi, aveva fatto fatica ad assimilare i movimenti che gli venivano chiesti e con Montella potrebbe trovare le medesime difficoltà.