Tra elogi e meriti, due soli "ostacoli": lavoro e attesa. La conferma futura per Gattuso è tutt'altro che utopica

Tra elogi e meriti, due soli "ostacoli": lavoro e attesa. La conferma futura per Gattuso è tutt'altro che utopicaMilanNews.it
mercoledì 7 febbraio 2018, 15:00Primo Piano
di Simone Nobilini

Quell(e) tra palco e realtà. Non parliamo di Ligabue, pur citandone una strofa, ma di parole, dal significato importante e contenenti un'ipotesi ormai tutt'altro che da scartare. Tempo al tempo, con il dovere di ottenere risultati positivi per raddrizzare una stagione partita con grandi premesse e proseguita con tante, troppe delusioni: ma le frasi pronunciate ieri da Massimiliano Mirabelli in occasione del "Premio Amico dei Bambini", rivolte direttamente a Rino Gattuso, hanno portato all'ulteriore conferma di come l'attuale allenatore rossonero possa concretamente giocarsi le proprie chances di permanenza in panchina anche per la prossima annata, smentendo ancora ogni idea di ipotesi-traghettatore maturata tra i più al momento del suo arrivo alla guida del Milan.

TRA PALCO E REALTA' - Parlavamo di palco: quello della Sala Orlando, parte della sede di Confcommercio a Milano e teatro dell'evento benefico tenutosi ieri sera. Occasione ideale in cui proprio Mirabelli, nel ritirare il premio vinto, ha voluto elogiare apertamente l'operato di Gattuso dal primo giorno di lavoro a Milanello: convinzione sulle idee e sulla preparazione dell'allenatore e del suo staff, su un gruppo compattato e finalmente diventato Squadra, sul trasmettere il DNA Milan dal passato al presente. Elogi su elogi, insomma, pur restando consci del fatto che la classifica resti ancora notevolmente da migliorare: esaltazione proseguita anche nelle dichiarazioni rilasciate al termine della serata, calcate ulteriormente dalla speranza di vedere Gattuso "restare sulla panchina del Milan per 10 anni", da "miglior allenatore possibile per sostituire Montella": enfatizzazione (o meno) valsa, indipendentemente da ogni questione numerica, l'ennesimo, importante attestato di stima, in attesa di un futuro ormai prossimo che potrebbe anche non vedere nuovi cambi sulla panchina rossonera.

SCENARI FUTURI - Il motivo è presto spiegato: il metodo Gattuso, tra senso d'appartenenza, nuova preparazione atletica e rapporto con i propri giocatori, è semplicemente piaciuto tanto a tutto l'ambiente Milan. Idolo eterno di una tifoseria che ora lo esalta in altre vesti e che ne apprezza estremamente il carattere, infuso di giorno in giorno al suo gruppo: normale siano i risultati e le somme tirate a fine stagione, tra le tre competizioni attualmente in corso, a determinare con ogni probabilità il futuro di Rino (legato al Milan sino al 2019) sulla panchina rossonera. Ma la possibile, dura concorrenza su un top allenatore particolarmente apprezzato come Conte (già accostato al PSG), unita ad una questione economica-finanziaria societaria ancora tutta da definire, potrebbe ulteriormente favorire la conferma di chi, da apparente traghettatore, sta progressivamente guadagnandosi concrete chances di permanenza, tutt'altro che utopica. Dipendenti soprattutto da se stesso e dal suo Milan, per una conferma arrivata direttamente tra palco (con le parole di Mirabelli) e realtà. Chiamata campo.