Adesso bisogna tornare a vincere!

Adesso bisogna tornare a vincere!MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/Photoviews
sabato 29 novembre 2014, 23:50Vista dalla Curva
di Davide Bin
Il Milan ospita l'Udinese e dopo ben cinque partite senza successi deve assolutamente conquistare i tre punti, perchè con una classifica così corta nulla è compromesso anche per il terzo posto.

Archiviato il derby, che ha lasciato un po' di amaro in bocca, visto che nonostante un sostanziale equilibrio nel gioco e nelle occasioni è stato sicuramente il Milan ad avere nell'ultima parte della sfida la possibilità di vincere, il calendario del campionato propone al Milan un altro impegno casalingo contro l'Udinese, ovvero una sorta di mini-derby, perchè sulla panchina bianconera ci sono Stramaccioni e il suo vice Stankovic, entrambi con passato all'Inter. Partita non semplice contro un avversario insidioso, ma davvero ora non ci sono alternative alla vittoria, perchè sono già cinque gli incontri consecutivi disputati senza raccogliere il bottino pieno e non si può sperare in eterno che tutte le altre squadre in lotta per un posto in Europa continuino ad aspettare la concorrenza che viaggia con il freno a mano tirato. La classifica di questa Serie A, infatti, è molto corta, prime due posizioni a parte ovviamente: Juventus e Roma sono già scappate via a suon di vittorie, ma il Napoli, che attualmente occupa il prezioso terzo posto, ha 22 punti, cioè solo quattro più di un Milan che non vince da tanto, troppo tempo; in mezzo ci sono altre tre squadre (le due genovesi e la Lazio) ma nessuna viaggia a ritmi insostenibili, quindi tutto è ancora possibile, a patto di ritrovare al più presto la vittoria. Il Milan, però, ospita una squadra che spesso lo ha messo in difficoltà e lo dimostra il fatto che nelle ultime dieci partite giocate a San Siro i bianconeri friulani hanno segnato ben quindici gol, più di qualunque altro avversario; inoltre al centro dell'attacco c'è l'uomo bicentenario, ovvero Di Natale, che ha proprio nel Milan una delle sue vittime preferite, quindi guai a parlare di impegno facile e scontato.

Inzaghi ha ancora problemi di formazione per colpa degli infortuni: Abate, Alex e De Jong resteranno ancora ai box e a loro si sono aggiunti De Sciglio e Muntari; Inzaghi aveva la forte tentazione di riproporre la stessa difesa del derby, ma l'assenza di De Sciglio lo costringe a un ulteriore cambio e forse è davvero giunto il momento per Armero, sul quale il mister non ha mai puntato in modo anche un po' incomprensibile, visto che stiamo parlando di un giocatore titolare nella sua nazionale e che anche nei club in cui ha militato nel passato ha sempre trovato spazio; ovviamente sull'altra fascia dovrebbe essere confermato Rami che si è disimpegnato egregiamente da terzino destro (uno dei migliori in campo nella stracittadina) con centrali Zapata e Mexes che, una volta uscito dall'armadietto (come ha simpaticamente detto lui) non ha alcuna intenzione di tornarci e vuole restare titolare a lungo; singolare la sua parabola da epurato a capitano in poche settimane, ma ciò dimostra che in una rosa senza giocatori eccelsi non ci può essere preclusione per nessuno e c'è bisogno di tutti. A centrocampo potrebbe esserci finalmente una chance per Van Ginkel al posto dell'impresentabile Muntari visto domenica (oltretutto indisponibile), con la conferma di Essien e Bonaventura, perchè sembra improbabile il rilancio di Montolivo, ormai pronto per il rientro ma con poca autonomia e, soprattutto, reduce da un infortunio molto delicato, mentre in attacco un altro fantasma del derby, ovvero Torres, potrebbe lasciare il posto a Honda nell'undici iniziale e a Menez al centro dell'attacco. Poche novità, quindi, ma ciò che deve cambiare è il risultato: i tifosi fino a ora hanno avuto pazienza, hanno supportato la squadra e sopportato prestazioni non del tutto positive e risultati mediocri, soprattutto nell'ultimo mese; in sostanza hanno perso la pazienza una sola volta, dopo la brutta sconfitta interna contro il Palermo, ma ora si attendono una svolta in positivo e finalmente una soddisfazione dopo un periodo buio dal punto di vista dei risultati.

Nessuno vuole negare che la squadra ci metta impegno e voglia e questo è sicuramente l'aspetto più positivo di questa stagione, ma ciò dimostra anche che questo gruppo ha dei limiti e dei difetti che andavano evitati in estate o andrebbero corretti in sede di mercato di riparazione; per il momento, comunque, bisogna fare di necessità virtù e affrontare al meglio le ultime partite fino alla sosta di Natale, visto che, oltretutto, si tratta di sfide non facili: Udinese e Napoli in casa, Genoa e Roma in trasferta sono avversari tosti; tre su quattro sono attualmente davanti al Milan in classifica e l'Udinese ha gli stessi punti dei rossoneri, quindi si può tranquillamente parlare di scontro diretto con una delle tante squadre che in questo momento può ambire a un posto in Europa. Inzaghi ha detto che l'obiettivo massimo per la sua squadra è il ritorno in Europa dalla porta principale, ovvero in Champions League, ma poi ha parlato di sogno e ciò dimostra che anche lui sa benissimo che non sarà facile. Bisognerà lottare con il coltello fra i denti in ogni partita e sarà importante anche il contributo dei tifosi che dovranno sostenere la squadra come avveniva tanti anni fa, prima dell'era Berlusconi, quando il Milan era un "povero Diavolo" ma giocava in un San Siro sempre pieno; i tempi sono cambiati, il calcio moderno è più che altro televisivo, ma lo spettacolo offerto dalle tribune (soprattutto dalle curve) nel derby fa venire nostalgia dei tempi in cui era sempre così, anche quando non si giocava la partita più attesa della stagione. Contro l'Udinese il Milan disputerà la prima partita casalinga stagionale alla domenica pomeriggio e, quindi, si potrà valutare se questa circostanza permetterà di avere un po' più di pubblico allo stadio; fino a ora, derby e Juventus escluse, San Siro è sempre stato mezzo vuoto e molti hanno dato la colpa al fatto di giocare costantemente in notturna; nel frattempo, però è peggiorato il rendimento della squadra e ciò potrebbe influire sull'affluenza del pubblico allo stadio, perchè è innegabile che, nonostante l'effetto Inzaghi, ci sia un po' di disamore nei confronti della squadra e, soprattutto, della società Milan, da molti ritenuta responsabile di un progressivo peggioramento della qualità della rosa a causa della mancanza di investimenti, visto che ormai le campagne acquisti si fanno solo a costo zero o con prestiti non sempre soddisfacenti, soprattutto quando arrivano dal Chelsea (ma voi, onestamente, vi fidereste dei "regali" di Mourinho?). Eppure bisogna crederci, squadra e tifosi insieme e lottare uniti per ottenere il massimo possibile in una stagione non facile; i tempi gloriosi sono lontani e chissà se e quando torneranno, ma l'amore per il Milan non può e non deve finire e, sinceramente, si dimostra proprio in queste occasioni e non solo quando ci sono trofei da festeggiare e periodi ricchi di vittorie. Questa è una stagione da veri cuori rossoneri, in campo e sugli spalti, quindi vediamo di dare tutti il massimo per tornare finalmente a sorridere per una vittoria che manca da tanto tempo!