Il fattore B cambia le strategie societarie. Maxi si avvicina ma c'è un Apache in rampa di lancio

Il fattore B cambia le strategie societarie. Maxi si avvicina ma c'è un Apache in rampa di lancioMilanNews.it
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lunedì 14 novembre 2011, 00:00Editoriale
di Pietro Mazzara
Giornalista pubblicista, vice-direttore di MilanNews.it. Corrispondente e radiocronista per l'emittente radiofonica nazionale Radio Sportiva. Opinionista per Odeon TV e Radio Radio. Inviato al seguito della squadra.

Con oggi inizia un periodo decisivo per la stagione del Milan, una serie di partite che ne determinerà gran parte del prosieguo del campionato milanista con la squadra rossonera che sarà impegnata con Fiorentina, Chievo Verona, Genoa, Bologna, Siena e Cagliari. Sei sfide, quattro delle quali in trasferta (a San Siro verranno solo i clivensi e i bianconeri), che obiettivamente sono alla portata della squadra di Allegri che, in campionato, sembra aver attivato il turbo con cinque vittorie consecutive dopo le scoppole rimediate a Torino contro la Juventus. Un en plein che, comunque, comporta delle insidie che quattro trasferte posso portare anche perché, a parte il Bologna, le altre sono tutte squadre in salute e che esprimono un calcio concreto ma quando hai uno Zlatan Ibrahimovic in queste condizioni nulla è precluso, perfino centrare 11 vittorie consecutive.

Proprio lo svedese è l'uomo cardine della squadra, il giocatore totale che meglio di tutti, in questo momento, incarna il numero 11 del calcio moderno. La sua autobiografia, che a breve recensiremo sulle nostre pagine, lo ha fatto diventare ancora più idolo nei tifosi rossoneri e, crediamo, ancora più odiato e temuto soprattutto dalla sponda neroazzurra del naviglio che non ha mani digerito fino in fondo il suo trasferimento al Milan che è coinciso con il ritorno al successo dei rossoneri e coinciso con il termine del periodo vincente neroazzurro, Calciopoli e non Calciopoli perché il triplete del 2010 è impresa epica e storica e c'è da ammetterlo.

Nel giorno che ha preceduto le dimissioni di Berlusconi dal ruolo di Presidente del Consiglio a insaputa della società rossonera e degli storici del calcio, è stata riscritta la storia rossonera con "Il Fatto Quotidiano" che ha indicato in 16 anziché in 28 i titoli conquistati del Milan sotto la presidenza/padronanza del Cavaliere che, sia da numero uno effettivo che in pectore ha sempre sganciato "la grana" per costruire un Milan sempre competitivo e portando, solo l'anno scorso, gente come Ibrahimovic, Robinho, Boateng, Van Bommel e Cassano in rossonero, non di certo gli ultimi arrivati. Inoltre, le parole che lo stesso numero uno di via Turati ha proferito a La Stampa qualche giorno fa legittimano i tifosi a sognare: Berlusconi che torna a fare il presidente del Milan è sicuramente un bene per il club ma, anche, per l'intero sistema calcio italiano che popolato da facoltosi imprenditori americani, produttori di cinepanettoni e petrolieri che hanno scoperto il gusto della vittoria dopo decenni di delusioni, potrebbe registrare il ritorno del presidente più vincente della storia del calcio, un superacquisto che potrebbe stravolgere nuovamente gli equilibri,

Intanto sul mercato tutto tace con Maxi Lopez che sembra essere sempre più vicino anche se, di conferme effettive, non ve ne sono. La volontà, ormai dichiarata, del Catania di disfarsi del giocatore c'è ma il prezzo del riscatto viene valutato come troppo alto da Galliani che continua a monitorare la situazione Drogba mentre sembra tramontare la pista che porta a Quagliarella ma c'è da stare attenti alla situazione Tevez: l'argentino è in rotta totale con il Manchester City e sta facendo di tutto per liberarsi dal suo contratto con i Citizens e lo vuole fare entro gennaio per potersi presentare alla sessione invernale del mercato da svincolato e libero di accasarsi ovunque e, se ciò si concretizzasse, sarebbe un supercolpo, un acquisto da Milan.