A giugno sarà una rivoluzione. Lazio più importante dello Slavia Praga. La festa scudetto nel derby diventa una campagna mediatica

A giugno sarà una rivoluzione. Lazio più importante dello Slavia Praga. La festa scudetto nel derby diventa una campagna mediaticaMilanNews.it
venerdì 1 marzo 2024, 00:00Editoriale
di Luca Serafini

(Da MilanNews di giovedì 27 febbraio, ore 20.23).

Gerry Cardinale, proprietario del Milan, si è così espresso sul periodo attuale del Club durante l'intervento presso Business of Football Summit organizzato dal Financial Times: "Guarderemo al cambiamento in ogni aspetto della società. Mi sono affidato a Zlatan per raccogliere opinioni, prospettive e consigli sull’idea di un cambiamento in campo. Tutto attorno al Milan deve cambiare, anche se preferisco usare la parola evolvere. Guarderemo a cosa abbiamo fatto finora, ai tanti infortuni che abbiamo avuto. Se compri un giocatore e non ce l'hai disponibile, cosa paghi a fare il suo cartellino? È frustrante, e si gioca tanto. Va migliorato la parte medica nel Milan".

Sullo stadio nuovo: “Sì farà. Abbiamo fatto più progressi in 18 mesi rispetto ai tutti i progressi fatti in generale in Italia in generale per quanto riguarda la costruzione di un nuovo stadio. Sarebbe il secondo “Nuovo stadio” costruito in Italia dopo il 2011, lo Juventus Stadium. Quell’impianto ha 40mila posti, quello per cui stiamo lavorando ne avrà 70 mila. Non stiamo cercando di portare solo uno stadio, ma un campus di intrattenimento multimediale in stile americano a Milano. Milano sarebbe il posto perfetto e sarebbe positivo per non solo per il Milan, ma anche per l’Italia e la Serie A. Voglio creare una società per costruire lo stadio e poi usarla anche per costruire lo stadio di tutte le altre squadre in Serie A. Da una parte ovviamente l’obiettivo è vincere lo Scudetto, dall’altra voglio aiutare la Serie A a colmare il gap con gli altri campionati. Io vorrei vincere ogni anno, sarebbe impossibile, ma è il livello competitivo che crea valore. Se fossero i soliti 3-4 club a vincere ci sarebbe meno valore. Quando compri un club europeo lo “condividi” con i tifosi. I fan ovviamente pensano di essere i proprietari, io prendo la cosa molto seriamente. Io voglio essere la persona che porta valore al loro asset. Lo faccio da 30 anni. Dobbiamo essere però più autosufficienti come movimento, dobbiamo essere più professionali. La cosa che mi preoccupa nel calcio Europeo è che la gente pensa che tu debba spendere di più dei tuoi avversari. Non importa quanti soldi hai, spenderne un quantitativo esagerato non potrà mai essere la cosa giusta da fare. Dobbiamo essere sostenibili, dobbiamo spendere meglio”.

Ibrahimovic, se possibile, è stato ancora più chiaro e diretto: “Io sono un ex giocatore, ero con questi ragazzi fino a qualche mese fa. C'è un enorme rispetto tra noi e, ovviamente, la situazione è cambiata con il ruolo che ho oggi. Bisogna prendere decisioni non facili, non essere amico, per il bene del team, del club e per il futuro. Devo aiutare in un modo diverso. Sono fiducioso per il futuro: è una squadra giovane, bella, si può vincere, la squadra sta migliorando, sta crescendo il management intorno; ci sono differenti mentalità, differenti opinioni".

È la vigilia di un ribaltone profondo che avverrà a fine stagione, non ci sono molti dubbi nell’interpretazione di queste frasi. Ora la squadra è comunque chiamata a compattarsi intorno allo staff e al suo allenatore, ci sono di mezzo una coppa europea e l’orgoglio, l’onore di un campionato da chiudere. A giugno si vedrà”.

Molto più umilmente, è bastata una mia battuta in un'intervista infrasettimanale a sollevare il solito polverone social, da parte di chi non coglie o non vuole cogliere. Ho detto che Sacchi vinceva le coppe nonostante gli errori arbitrali, una provocazione per chiarire un paio di cose: 1) nei confronti del Milan vengono eccome commessi errori arbitrali incomprensibili (il gol annullato a Messias con lo Spezia 2 anni fa, il fuorigioco geografico, il rigore codificato...), ma sarà vero come dice Pioli che non vede malafede; 2) Le partite con Monza, Rennes e Atalanta si potevano non perdere e vincere comunque; 3) Gli errori attuali della squadra sono spesso gravi come quelli arbitrali

So benissimo anch'io che erano altri giocatori, altri campioni, altri fuoriclasse: che bella scoperta! Vorrei solo che ci si concentrasse più sui difetti di un gruppo che non migliora la fase difensiva oltre a non raccogliere tutto ciò che potrebbe, in attacco o in generale. Chiaro, poi vedi il recupero di mercoledì sera e davvero non capisci più niente dei criteri del Var, di quelli arbitrali, del regolamento, ma quest'anno va così e continuerà ad andare così. 

Qualche volta il Milan dà la sensazione di doversi posizionare sulla stessa frequenza dell'avversario, abbassandosi o elevandosi a seconda del lignaggio: sai per certo che - quasi sempre - contro grandi avversari giocherà ottime partite, sai per certo che - quasi sempre - contro squadre più abbordabili combinerà qualche pasticcio di troppo. E' un fatto caratteriale e di mentalità, perché i piccoli dovresti sbranarli e con i grandi cimentarti al massimo delle tue possibilità. Da questo punto di vista non bisogna né temere la Lazio né sottovalutare lo Slavia Praga, ma la partita di Roma viene prima, viene oggi, quindi conta infinitamente di più al momento.

Mai come in queste settimane la Milano del pallone è spaccata in due: lo stadio, l'andamento delle squadre, feste e giubilei da una parte, problemi (rinnovi, ruoli, risultati, rendimento) e solo problemi dall'altra parte. Si incarta e si porta a casa in silenzio, su questa sponda. In vista del derby di aprile già ricamano da giorni, con la saliva alla bocca, la celebrazione sacrificale dello scudetto proprio quel giorno lì. La piega che ha preso la stampa che conta è niente davanti ai giornalisti tifosi del Milan, gli unici che restano bollati e marchiati a fuoco come le mucche. E' evidente che i 30 anni di epopea berlusconiana e lo scudetto di Elliott, abbiano lasciato ferite aperte. Come diceva John Belushi: "Non ho niente contro il matrimonio, sono le donne che faccio fatica a comprendere". Traducete.