CDK, turchi e Palloni d’oro tra lacrime e rimpianti. Difesa colabrodo, Pioli e Conte, nuove maglie… tormenti ne abbiamo? DeLaurentiis, trincea sbagliata: cartellino blu

CDK, turchi e Palloni d’oro tra lacrime e rimpianti. Difesa colabrodo, Pioli e Conte, nuove maglie… tormenti ne abbiamo? DeLaurentiis, trincea sbagliata: cartellino bluMilanNews.it
venerdì 9 febbraio 2024, 00:00Editoriale
di Luca Serafini

Non bastano i sonni turbati dalla solfa Pioli oggi Conte domani, dai tormentoni su Leao al PSG e Maignan chissà dove, dalla 3a in classifica con una difesa (da mesi in emergenza, ma vabbè) colabrodo. Piange e (se li ha) si strappa i capelli il milanista bombardato di media sulle nuove candidature per il Pallone d’oro: DeKatelaere, Brahim, il turco, persino Saelemakers ogni volta che si alza dalla panchina del Bologna. Eppure li abbiamo visti e conosciamo bene le loro storie rossonere. 

Il belga è stato fatto giocare in tutti i ruoli d’attacco da Pioli, fu sorretto in modo incrollabile dal pubblico: non viene il sospetto che sia stato lui a ciccare la palla e che, forse, stia benissimo a Bruges o a Bergamo? 

Il turco ha giocato a buon livello 6 mesi in 4 anni, quelli con Ibra. Fuori ruolo, certo (non sempre però…), sta di fatto che non mandava in area un corner neanche a pagarlo. L’hanno pagato, infatti, un pugno di dollari in più: è cresciuto, per carità, e forse rimpiangerete ancora questo nuovo Cruijff, ma per quanto mi riguarda sta benissimo di là dal naviglio. 

Su Diaz e Saelemakers non mi pronuncio: non sono titolari nemmeno dove stanno adesso, non dimentico le vedove di Hauge e credo che lì siamo rimasti. Contrariamente al turco, però, erano legatissimi alla maglia: due bravi ragazzi e due eccellenti professionisti. 

A proposito di maglia. Quelle nuove presentate in settimana hanno scatenato il solito dibattito estetico. Mi limito a dire che sulle seconde, terze, quarte divise un tocco di rossonero ci starebbe sempre bene. Per la storia e per l’affezione. In Inghilterra fra 2 anni renderanno obbligatorio ricordare i colori sociali su tutte le casacche: potenza di una Lega privata, la Premier, dove si confrontano e decidono i club affiancati nella stessa trincea. 

A proposito di Lega e di trincea: De Laurentiis ha scagliato i suoi ciclici dardi infuocati contro le società indebitate, scegliendo - come spesso gli accade - la grancassa della stampa piuttosto delle riunioni con gli altri presidenti. Temi corretti che condivido in pieno, ma denunce fuori luogo: la voce si alza nelle sedi opportune se davvero si vogliono cambiare le cose. A lui va il primo cartellino blu della storia, quello che le federazioni internazionali introdurranno a breve causando espulsioni temporanee. Per proteste scomposte, tra l’altro…