Cresce l’emozione europea. Leao e Boffi. In bacheca le coppe, non le partite di campionato

Cresce l’emozione europea. Leao e Boffi. In bacheca le coppe, non le partite di campionatoMilanNews.it
mercoledì 10 aprile 2024, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti

“Aprile, dolce applaudire!” E’ cominciato bene questo mese, con una prestazione bella e autorevole. Anche senza l’espulsione, anche se non fosse stata convalidata la rete di Leao, l’esito non sarebbe cambiato. Contro il Lecce, il Milan ha giocato da squadra superiore, da squadra che sta bene di testa e di gambe. All’impegno piu’ delicato, piu’ atteso di questo mese, i Ragazzi di Stefano Pioli arrivano dunque al top della condizione psicofisica. Dimentichiamo arabi vicini e lontani, attaccanti centrali vicini e lontani, allenatori che durano il tempo di qualche click, indagini curiose e sorprendenti, potenziali dirigenti che ogni tanto spuntano. Oggi è importante solo il quarto di finale contro la Roma. 

Mi auguro, anzi sono sicuro, che un grande protagonista sarà quel Leao al quale i paragoni con giocatori criticati del passato o esagerati apprezzamenti negativi hanno sempre portato fortuna. Non è però buona sorte, quando “Leaoland” si presenta davanti al portiere, e, freddo come il sangue di un cobra, lo infila senza via di scampo. Come a Firenze, come sabato, quando ricevuto il passaggio da Rui Costa, ha realizzato la palla del 3-0. E’ indice di grande crescita, di un cammino verso quella concretezza sottoporta che lo portera’ a diventare uno dei più grandi attaccanti nel panorama internazionale. Se poi non rientra chi se ne importa. Hanno cominciato a chiederlo nel 1936 ad Aldo Boffi, quinto cannoniere della storia rossonera. Lui guardava male l’allenatore e, contro il Casale, come risposta, ha buttato in porta pallone e portiere. 

Voglio intanto ricordare che le sette partite di campionato che mancano, anche se il Milan le vincesse tutte, non verranno ricordate su nessun albo d’oro, ne’ arricchiranno le gia’ lucenti vetrine di “Museo Milan”. Chiaro il messaggio nemmeno troppo criptico? La pensano come me i settantamila, che coloreranno le tribune di San Siro con le loro bandiere e le loro sciarpe rossonere. Aprile è il mese delle emozioni europee. Io, mio padre e altri ottantamila spettatori abbiamo esultato per i gol di Sormani e Hamrin, che hanno firmato il 2-0 nella semifinale del 1969 contro il Manchester. Che pioggia meravigliosa e purificatrice ha bagnato il 5-0 sul Real Madrid del 1989. E ancora i tre gol al Monaco. E ancora il tre gol all‘Ajax. Un anno fa la vittoria sul Napoli, sempre in Aprile. Qualcuno, di animo triste e noioso, potrebbe obbiettare che fossero partite di Coppa dei Campioni. Il mio cuore, e quello di tanti tifosi milanisti, non ha il battito da Champions o da Europa League. Batte forte e sempre quando i giocatori del Milan entrano in campo per regalarci una emozione europea. Forte e sempre!

Ah, non era il Musagete…?!?!? Era Adli?!? 
Stessa dolcezza, stesso incanto !!!!