È il finimondo... Solo San Donato. I numeri di Leao, quelli veri

È il finimondo... Solo San Donato. I numeri di Leao, quelli veriMilanNews.it
sabato 24 febbraio 2024, 00:00Editoriale
di Mauro Suma

Era successo il finimondo dopo il 2-2 con il Bologna, figurarsi la collisione dei pianeti dopo i 7 gol contro Monza e Rennes. Sfoghi giusti dei tifosi in buona fede, volgarità e insulti da parte dei soliti noti. Ma la nave va. Se è da ottobre che in trasferta le nostre partite sono piene di gol e di capovolgimenti di fronte (2-0 2-2 con Napoli e Lecce, sconfitte finali dopo il 2-2 raggiunto a Bergamo, a Monza e a Rennes, da 1-2 a 3-2 per noi a Udine e Frosinone, il 2-2 di Salerno), vuol dire che potremo e dovremo correggerci di qui in avanti fino a fine stagione, ma che c'è anche qualcosa di congenito. Delle viti da avvitare nella costruzione importante che si è iniziato a fare con il mercato della scorsa estate. Un mercato fatto dal Milan. Ripeto, dal Milan. E ancora, dal Milan. Senza la prurigine di affibbiare colpe e senza etichette inutili e patacche ridicole. Soprattutto per chi le diffonde. Per tirare le somme, servono huevos e cattiveria difensiva quando la palla non ce l'hai tu. 

Il cambio di narrazione che si sta facendo passare sul nuovo stadio del Milan è interessante...già c'è una cappa pesante e distorta sulle cose di campo...adesso anche fuori...Allora, riepiloghiamo per cortesia. Il Milan non ha chiesto aiuto a nessuno e non ha fatto nessun tipo di rogito mai nella vita che comprendesse un codicillo tale da prevedere la restituzione dei soldi in caso di non realizzazione dello stadio, con tutto il rispetto sia sempre chiaro e sia sempre dovuto. Le uniche cose che sono successe in questa vita, e forse anche nella prossima..., le ha fatte succedere il Milan. E' stato il Milan a comprare Sportlife City, è stato il Milan ad ottenere la delibera della variante dalla giunta municipale di San Donato Milanese, è stato il Milan ad acquisire i terreni con regolare rogito. Alla centrale voci anti-Milan dico solo: ci fosse quel codicillo, non sarebbe un rogito. E invece lo è. In nessun altro comune della provincia di Milano sono accadute, e secondo me nemmeno accadranno ma sono pronto ad essere smentito, cose nemmeno lontanamente paragonabili a quelle accadute sul fronte San Donato.

Prendo per buone e faccio mie, le battezzo, le benedico e le condivido in tot (mi spiace per te Max, occhio alla "gente" invidiosa qua e la), le tesi espresse dallo splendido avvocato calabrese e rossonero Massimo Bambara su Derbyderbyderby.it: "I numeri attuali di Rafael Leao sono buoni, non ottimi, ma assolutamente buoni. L’esterno offensivo milanista ha giocato 31 partite (in realtà 26 se consideriamo i minuti reali) ed ha realizzato 8 reti ed 8 assist. Perché allora, mediaticamente, Leao viene definito un caso?  Leao, in maniera concettualmente sbagliata, viene giudicato come se fosse un attaccante, ruolo che al Milan non ha mai ricoperto negli ultimi anni. Il suo score realizzativo non può essere paragonato a quello di giocatori che stanno davanti e non tornano a fare la fase difensiva. Continuare su questa strada significa proporre analisi prive di contenuti reali e credibili. Andiamo a vedere i numeri complessivi. Nella stagione scorsa (2022-2023) Leao ha giocato 48 partite, realizzando 16 gol e 15 assist. Nella stagione dello scudetto (2021-2022) Leao ha giocato 42 partite, realizzando 14 gol e 12 assist. In entrambe le stagioni la media di partecipazione ai gol della squadra è stata attorno allo 0,6 (0,61 nell’annata 2021-22, 0,64 in quella successiva). Attualmente la sua media di partecipazione ai gol della squadra è di 0,51, dopo un infortunio al bicipite femorale che non soltanto gli ha tolto partite (per circa un mese), ma che lo ha costretto a giocare per altri 40 giorni in condizioni atletiche non adeguate. Essendo Leao uno scattista, aveva infatti perso la brillantezza sul primo passo e sullo sprint come tutti coloro che sono costretti, loro malgrado, a rimanere fermi dopo una lesione muscolare. I numeri, quindi, ci dicono che Rafael Leao ha una media di partecipazione ai gol della squadra inferiore di un’inezia (0,1) rispetto all’anno dello scudetto in cui, a fine campionato, venne eletto miglior giocatore della Serie A. Alla luce di questi dati, siamo sicuri che sia così da disprezzare la sua stagione?". Amen.