Finanza e sguardo fisso a est. Pronto Maurice Jarre. Il dono di Pioli. Leao “Dejan Gullit”. Un applauso a Adli

Finanza e sguardo fisso a est. Pronto Maurice Jarre. Il dono di Pioli. Leao “Dejan Gullit”. Un applauso a AdliMilanNews.it
mercoledì 28 febbraio 2024, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti

Una parte del mondo rossonero, discute dei massimi sistemi, dissertando su cashflow, su vendorloan e su equity. Meno male che non sono tagliato fuori, perché ho seguito, con interesse, la serie televisiva, sul mondo della finanza, “I Diavoli”, tratta dal libro di Guido Maria Brera. Ora mi sento dunque un po’ più preparato, anche se preferisco sempre “Il Principe“ di Macchiavelli o un libro di Robert Harris. La stessa parte di mondo rossonero, continua a volgere lo sguardo speranzoso verso est, anzi verso il middle east, in attesa di arabi sempre sul punto di arrivare. Con il povero Germano Lanzoni, da troppo tempo ormai, pronto a sostituire, prima della partita, la scatenata “Che confusione”, con la più solenne e sempre affascinante colonna sonora di Maurice Jarre. 
Io invece appartengo all’altra parte del mondo milanista. Quello che, un giorno, ha letto le celebri e sagge parole di Eleanor Roosvelt: 
“Ieri è STORIA. Domani è un MISTERO. OGGI E’ UN DONO”. 

E’ stato certamente un bel regalo quello offerto dai Ragazzi di Stefano Pioli. Finalmente mi sono gustato una prestazione che ricorda l’autorevolezza, la forza, la fiducia della cavalcata vittoriosa dello  Scudetto. Belli, divertenti, leggeri, sicuri, intensi. Certo sono mancati i tre punti. A fine partita, però, l’atmosfera ha ricordato quella indimenticabile e unica, di trentasette anni fa. Quando il Milan, allenato da Arrigo Sacchi, ha perso 2-0 contro la Fiorentina, dopo una partita troppo divertente e spettacolare. L‘arbitro fischia la fine. Tutto il pubblico si alza in piedi per la standing ovation.

Anche, domenica sera, non ho notato visi tesi. Delusione sì, ma consapevolezza che forse sia rientrato, dopo troppo tempo, il vero, grande, insostituibile fuoriclasse del Milan: IL GIOCO! Deve essere lui a guidare la squadra negli ultimi novanta giorni della stagione, in Italia e in Europa. 
Esaltato dalle emozionanti prodezze di Leao, che, nel suo gol, ha ricordato la morbidezza di Savicevic e la potenza di Gullit.
Aiutato dalle sapienti invenzioni di Stefano Pioli. Nel nuovo 4-1-4-1 , il  tecnico ha schierato, davanti alla difesa, Yacine "Mozart” Adli, che sta compiendo esattamente il percorso di Pirlo. Con l’augurio che ripeta gli stessi risultati. Una regia illuminata, sapiente, coraggiosa, ispirata dalla sua spiccata personalità. 
Raramente poi ho sentito parole come quelle pronunciate dal francese, felice e sorridente, in zona mista. E ha spiegato il perché di questa soddisfazione: “Temevo di aver perso definitivamente il Milan, dopo la mia bruttissima prestazione di Monza”.
Da applauso. Un altro lungo applauso, vecchio cuore Yacine!

Ah, chiedo scusa... Maurice Jarre è l’autore delle musiche di LAWRENCE... D’ARABIA ovviamente!