Gli auguri di Pupi Avati. Inchiesta, quelle "carte"... Camarda, una volta per tutte...

Gli auguri di Pupi Avati. Inchiesta, quelle "carte"... Camarda, una volta per tutte...MilanNews.it
sabato 30 marzo 2024, 00:00Editoriale
di Mauro Suma

C'è un passaggio fondamentale nelle dichiarazioni di Giorgio Furlani alla Gazzetta dello Sport riguardanti Stefano Pioli: molti dicono che aspettiamo l'esito finale dell'Europa League o il risultato del derby di ritorno per decidere...ma lui ha detto che non sarà giudicato per questo. Non è ne poteva essere la dichiarazione pubblica e definitiva sul futuro, perché quelle si fanno solo a fine stagione quando si conoscono per filo e per segno tutti i risultati e tutte le griglie finali. Ma le frasi di Furlani danno atto all'allenatore del suo lavoro e incasano la compattezza del gruppo che è in totale sintonia con lo staff. A chiare lettere, è stato ribadito che per la società l'allenatore non è mai stato a rischio o in discussione. Con buona pace e rispetto per le critiche dei tifosi, normalissime in una grande piazza, alle quali vanno comunque sottratte quelle del maestro Pupi Avati che, dopo la conferenza di ieri, ha avuto modo di scusarsi, di chiarirsi e di scambiarsi gli Auguri pasquali proprio con Stefano Pioli.

Ieri è stata una giornata importante per l'inchiesta sul Milan. Giorgio Furlani, che ha piccolo particolare telefono e computer ancora sotto sequestro, ma è cosi proccupato del contenuto da dichiarare di temere zero il procedimento per il quale è indagato. Non solo: il Tribunale civile di Milano ha respinto per l'ennesima volta la vertenza di Blue Sky il cui fumus e le cui rivendicazioni, nonostante si sia tentato di negarlo, hanno ispirato le perquisizioni. Inoltre le famose "carte", per le quali si faceva il tifo che arrivassero il prima possibile in Procura Federale Figc, sono uscite sul Financial Times, come poco chiare e poco complete. Insomma, un vero e proprio strike.

Infine, Francesco Camarda. La famiglia dei 16enne non ha fatto nessuna richiesta economica clamorosa a nessuno. Anche il mondo dei media e dei social deve essere responsabile, di fronte a un minore. La.psicosi e l'ossessione, la creazione del tormentone da click e da visualizzazioni sula pelle di un grandissimo talento ma giovane e minorenne, è assolutamente imperdonabile. Avanti, caro Francesco. Avanti.