Milan, rinnovo in agenda. La verità sullo stadio. Apertura a quote di minoranza

Milan, rinnovo in agenda. La verità sullo stadio. Apertura a quote di minoranzaMilanNews.it
martedì 27 febbraio 2024, 17:37Editoriale
di Antonio Vitiello

Il Milan ha perso due punti contro l’Atalanta a causa di un rigorino molto generoso concesso ai bergamaschi. Contatto di bassa intensità e rigore procurato più per una furbata di Holm che per altro. Tuttavia non cancella una buona prestazione della squadra, e un Leao nella versione più bella dell’annata. Magari giocasse sempre così…

In estate attorno al portoghese si scateneranno rumors infiniti, perché risulta essere uno dei possibili sostituti di Mbappe al Psg. Ma c’è un altro giocatore che fa gola ai top club europei ed è Theo Hernandez. Le voci sull’interessamento del Bayern Monaco sono fondate, ma i rossoneri stanno già pensando al rinnovo per blindarlo. Theo ha raggiungo contro l’Atalanta la presenza numero 200 con i rossoneri, non ha mai pensato di andare via, anzi, è stato uno dei primissimi big a rinnovare con il Milan. Il suo contratto fino al 2026 gli porta 4 milioni netti più 500 mila euro di bonus all’anno, ma per la continuità che sta avendo in queste stagioni il club dovrà pensare all’adeguamento. L’intenzione della società c’è tutta, Theo è uno dei perni della squadra. Poi chiaramente dipenderà tutto dalle probabili offerte che arriveranno in estate. E per convincere il Milan serviranno cifre attorno ai 100 milioni di euro.  

Qual è la verità sullo stadio? Che intenzioni ha il Milan? Sono alcuni degli interrogativi più diffusi tra i tifosi rossoneri, un po’ spiazzati dai recenti accadimenti. La verità è che il Milan vuole costruire lo stadio a San Donato e sta procedendo su questa strada. E’ il piano A del club rossonero, la soluzione più caldeggiata all’interno del Milan. Ma allora perché si parla ancora di San Siro e della convivenza con l’Inter? Perché il Milan non vuole chiudere nessuna porta finché non avrà definitivamente ottenuto tutto i permessi per San Donato. E dunque si tiene aperte strade alternative, un piano B nel caso dovessero sorgere problemi. D’altronde la prudenza non è mai troppa, specialmente in Italia dove ogni passo per la realizzazione del nuovo impianto viene rallentato da infinita e spesso inutile burocrazia.  Altro aspetto, almeno per altri 4-5 anni (fino alla costruzione del nuovo impianto) il Milan dovrà “convivere” con l’Inter per la gestione di San Siro, dunque pure per motivi diplomatici conviene a tutti avere buoni rapporti.

Ma invece l’arrivo di nuovi investitori? E’ una ipotesi che potrebbe verificarsi. Gerry Cardinale proprio di recente ha effettuato dei viaggi di lavoro in Medio Oriente insieme al Ceo Giorgio Furlani (i due condividono le strategie del club e si vedono spesso) per aprire a possibili nuovi scenari. Cardinale ha aperto a investitori ma senza rinunciare al controllo della maggioranza del club. Sia in Medio Oriente, dove c’è molta disponibilità ad investire nello sport, ma anche in altre zone del mondo, Cardinale potrebbe fare affari con nuovi partner per la costruzione del nuovo stadio, oppure puntare a nuovi sponsor e collaborazioni. Oppure optare, e non è da escludere, alla cessione di quote di minoranza del club a nuovi azionisti. E sarebbe una buona notizia per il Milan che avrebbe ancora più forza finanziaria. Nelle prossime settimane potrebbero esserci sviluppi.