"Milan Watching”. Che noia il derby-scudetto. Well said, Gerry!

"Milan Watching”. Che noia il derby-scudetto. Well said, Gerry!MilanNews.it
mercoledì 6 marzo 2024, 00:00Editoriale
di Carlo Pellegatti

Sgombriamo il campo da ogni equivoco. Il tentativo di metter pressione ai tifosi del Milan sul prossimo derby, come giorno della conquista del ventesimo scudetto dell’Inter, avrà scarso, scarsissimo successo. Perché mancano ancora sei settimane al 21 aprile. Perché mancano ancora sei partite alla giornata numero 14. Perché gli appassionati rossoneri sono concentrati innanzitutto sul percorso che li attende in Europa League. Lasciamo dunque ad altri elucubrazioni, calcoli, risvolti, ipotesi e sofismi vari. Continuiamo a notare comunque che sembra esserci una attenzione quasi maniacale ad ogni particolare riguardante la vita del Milan e dei suoi protagonisti. È stato, per esempio, esaminato, frame dopo frame, istante dopo istante, il saluto di Pioli a Ibrahimovic dopo la partita dell’Olimpico. È stato un saluto caldo, freddo o tiepido? Ibra lo ha guardato in faccia? Per quanti secondi lo ha guardato? Incredibile, assurdo, grottesco.

Invece le settimane che attendono il Milan sono ben più importanti e significative. A partire dall’aspetto societario. Gerry Cardinale ha ben pesato le parole nella sua intervista della settimana scorsa. Non ha parlato di rivoluzione, ma ha usato prima la parola "cambiare”, correggendola in “evolvere". Questo primo anno di proprietà è stato un anno che, per lui, possiamo definire di “Milan Watching". Mentre il “Bird Watching” è una attività che consiste solo nell’osservare il comportamento e le abitudini degli uccelli, l’esercizio del “Milan Watching” è ben differente. Il proprietario di Red Bird ha voluto innanzitutto guardare e monitorare ogni aspetto della vita societaria. Ma il club non è una folaga o un beccaccino, che si studia da lontano e basta . No, Cardinale ora vuole intervenire e prendere le sue decisioni. Chi lo ha conosciuto di persona, chi ha parlato con lui, ne ha apprezzato la figura, il carisma e le conoscenze. Invito a evitare l’errore nel quale sono caduti in tanti, io ricordo, io c’ero, quando Silvio Berlusconi è entrato nel mondo Milan e nel mondo calcio. Sorridevano ironici alle parole di un già grande imprenditore, che voleva portare le sue strategie e la sua filosofia anche nel pallone . Luogo sacro e intoccabile. Quanto invece ha toccato, e vittoriosamente, negli anni della sua Presidenza!!

Anche per Cardinale vale il detto usato per Silvio Berlusconi: "La differenza tra il folle e il genio è il successo!”. Quando è arrivato il Fondo Elliott, gli "stolti seguaci” della setta del “Punto Esclamativo" tutto già sapevano o prevedevano. Io, che seguo la filosofia del “Punto Interrogativo”,  ho preferito attendere, capire, per poi giudicare. A dire il vero, non ho certo sbagliato visti i risultati sul campo. Campo che ci ha regalato un ritorno in Europa, uno Scudetto, una semifinale di Champions League .

Con la stessa curiosità, seguirò il lavoro di Cardinale e di Ibrahimovic. Troppe ancora le domande sulla  attività futura di “Ibra Supremacy”  in seno al Club ,dopo le parole pur chiare di Cardinale. Userà la scimitarra o il bulino ? Sarà un gelido vento catabatico, che soffia sferzante sulla pianura, o uno scirocco caldo e umido, meno devastante, portatore anche di piogge salutari per l’ambiente?

Non è certo piacevole vedere l’Inter arrembante in testa alla classifica, pronta a ghermire la stella del ventesimo scudetto. Detto che anche la prima stella è stata conquistata dal Club nerazzurro ben tredici anni prima di quella vinta nel 1979 dal Milan , volevo rassicurare che la puoi mettere sulla maglia anche se la conquisti qualche tempo dopo. Ecco magari non aspettiamo tredici anni ,se possibile! Il fatto comunque che proprio la rivale cittadina abbia dominato il campionato deve essere di ulteriore stimolo per colmare il gap di questa stagione . Cercando di rafforzare la squadra nelle criticità mostrate in questa stagione . Puntando su strategie precise . Sempre attenti  e reattivi alle opportunità . Lavorando per innestare giocatori giovani e promettenti senza dimenticare figure di provata esperienza e carisma .

Chiudo ancora con le parole di Gerry Cardinale. Da uno che pensa alla grande, da uno che sembra possedere la mentalità giusta da grande Milan, non da Milan che punta solo a un piazzamento.

“Siamo delusi. Non fare male, non vuol dire fare bene, giusto ? Non sono soddisfatto, Zlatan non è soddisfatto ,di non essere al PRIMO POSTO in Serie A!”. Well said, Gerry!