Vietato sbagliare! Mancano chiarezza, trasparenza e ambizione. Gli arabi ora esistono

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domenica 25 febbraio 2024, 00:00Editoriale
di Andrea Longoni

La sfida di stasera si preannuncia molto delicata: l'Atalanta quest'anno ha battuto due volte il Milan nelle due sfide tra campionato e Coppa Italia e dopo il ko dolorosissimo col Monza, perdere potrebbe creare problemi anche alla classifica. Ricordiamo che nel prossimo turno i rossoneri dovranno andare a Roma contro la Lazio. Ecco perchè è vietato sbagliare: è fondamentale non rimettere in discussione la sicurezza di un piazzamento nei primi 4 posti. Anche per questo motivo, sarebbe stato il caso di non ricorrere a un turnover così massiccio una settimana fa in Brianza.

Nel frattempo, chi ha il Milan nel cuore oltre a dover iniziare a metabolizzare il prossimo scudetto nerazzurro, deve sperare che questo non si verifichi proprio nel derby del 21 aprile (senza dimenticare lo spauracchio di un'Inter che può arrivare in fondo anche in Champions). Al Milan si sbandierano, a parole, ambizione e voglia di vincere, ma i fatti sono da altre parti. Fatti che sono il percorso in campo (i risultati sono deludenti), oltre che il mercato: negli ultimi 3 mesi Marotta ha preso Buchanan, Zielinski e Taremi, Furlani ha acquistato Terracciano. Trova le differenze. L'ad rossonero spiega il mancato arrivo di un difensore, sostenendo che sarebbe stata un'operazione "soltanto per soddisfare la folla", ignorando che era proprio il suo allenatore a chiederlo pubblicamente in più di una conferenza stampa. Ignorando anche che prima di trovare la condizione, i giocatori reduci da lunghi infortuni impiegheranno settimane.

Cardinale sostiene che non esista qualcuno con la sua stessa voglia di vincere (beato chi ci crede), e il giorno dopo Scaroni fa capire che va benissimo arrivare nei primi 4 posti e lo scudetto resta sempre un di più. Hanno sbandierato tutti il progetto a S. Donato, uno stadio soltanto del Milan, frenato soltanto dalla burocrazia e non da fattori economici. Poi scopri che Cardinale ha telefonato a Zhang proponendo di fare lo stadio insieme e quindi di dividerne i costi. E Scaroni (quanto meno sincero) fa capire apertamente che, se fattibile, l'ipotesi di tornare a S. Siro ristrutturato con i cugini non sarebbe poi così malaccio. Cosa confermata ieri dallo stesso Cardinale. Un pasticcio incredibile. I tifosi milanisti meritano chiarezza, trasparenza e vera ambizione: non proclami che puntualmente vengono smentiti dai fatti.

Ricordiamo anche che Cardinale prende il Milan nel suo momento di massimo splendore degli ultimi 10 anni, con lo scudetto appena vinto: in un anno e mezzo di gestione, obiettivamente, invece di andare avanti, sono stati fatti passi indietro, scegliendo oltretutto solo dirigenti inesperti. La speranza, lo ribadiamo, è che qualcosa possa cambiare a livello societario. In questo senso, con le dichiarazioni di ieri Cardinale ha finalmente vuotato il sacco. È chiaro che l'ingresso di capitali arabi nel Milan potrebbe rappresentare la svolta per il Club: anche perché nessuno entra con la minoranza, senza avere l'opzione di arrivare al comando. Con buona pace degli smentitori seriali, per cui prima gli arabi 'non esistevano proprio, solo bufale', poi hanno iniziato a prendere forma 'sì, ma parlano di attività di RedBird, è routine, il Milan non c'entra nulla'. Padre tempo.