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Cardone: "Milan: ora il cantiere è diventato una casa. Vedo finalmente una squadra con una sua identità"

ESCLUSIVA MN - Cardone: "Milan: ora il cantiere è diventato una casa. Vedo finalmente una squadra con una sua identità"MilanNews.it
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
domenica 28 febbraio 2016, 13:47ESCLUSIVE MN
di Cristian Longo

La redazione di Milannews.it ha contatto Giuseppe Cardone, ex difensore di Milan e Parma. Con lui abbiamo parlato delle prospettive della squadra quest’anno, di chi tra gli allenatori che ha avuto vedrebbe bene sulla panchina rossonera in futuro, di Alessio Romagnoli e del ricordo più bello e più brutto che lo lega al Milan

Dati i risultati fino ad ora che prospettive ha il Milan quest’anno?

“A inizio anno pensavo che questa squadra fosse l’ennesimo cantiere in costruzione degli ultimi anni. Ora dal cantiere si è passati alla casa. Vedo finalmente una squadra con una sua identità e questo è un gran bel segnale per la società e i tifosi rossoneri”.

Tra gli allenatori che ha avuto nella carriera chi reputa più adatto a sedere sulla panchina del Milan?

“Mi viene subito in mente Prandelli, con cui avuto un ottimo rapporto. Credo che sarebbe il migliore. E’ l’allenatore più completo con Donadoni che abbia mai avuto. La storia parla per questi due tecnici. In questo momento però deve rimanere Mihajlovic sulla panchina rossonera. Per il percorso che ha fatto e per il lavoro svolto merita la riconferma".

Cardone chi vorrebbe, tra i difensori del Milan attuale, come compagno di difesa?

“Io credo che il Milan abbia acquistato un grande difensore. Romagnoli è un giovane di grandissima prospettiva. Ha fatto bene anche quando la squadra non era ancora una squadra quadrata come lo è ora”

 Qual è il ricordo più bello e il rammarico più grande che lo lega all’esperienza rossonera.

“Il rammarico più grande è essere tornato al Milan, dopo l’anno positivo a Bologna, troppo presto. Ci sarei dovuto tornare con una personalità diversa come quella che avevo a Parma. Il ricordo più bello sono i due derby giocati da titolare: un’emozione unica”