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Bianchin: "Il Milan vince o perde a suo modo. Domani importante per il destino di Pioli"

ESCLUSIVA MN - Bianchin: "Il Milan vince o perde a suo modo. Domani importante per il destino di Pioli"MilanNews.it
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mercoledì 17 aprile 2024, 21:00ESCLUSIVE MN
di Manuel Del Vecchio

Vigilia di Roma-Milan, snodo cruciale nella stagione del Diavolo. Il Milan deve riuscire a ribaltare l’1-0 subito all’andata, figlio di una gara scialba e di una prestazione giallorossa notevole. Per capire quali possono essere i temi tattici della partita abbiamo intervistato Luca Bianchin, noto giornalista de La Gazzetta dello Sport, che è intervenuto sul nostro canale Twitch direttamente dall’Olimpico. Queste le sue dichiarazioni:

De Rossi ha detto che domani è una partita da 50/50, quali sono le percentuali? “Ci vedo della scaramanzia (sorride, ndr). La Roma ha vinto 1-0, gioca in casa ed è la favorita. Il Milan è più forte secondo me se stiamo ai valori assoluti. Però il vantaggio è doppio, quindi la Roma legittimamente è la favortia”.

Come si fa “a far funzionare” il centrocampo del Milan? “Domande più facili ne abbiamo? (ride, ndr) Il Milan lo abbiamo visto tante volte, non cambierà. Il Milan vince o perde a suo modo, con transizioni, con Reijnders in campo, con Loftus-Cheek che giocherà dall’inizio, la posizione vediamola. Se vince e lo sistema allora lo sistema con l’aggressività, andando più alto rispetto all’andata. Anche se secondo me non è tanto questione d’altezza, è come funzionano certe pressioni, è come identifichi come gioca la Roma, con quel 4-4-2 che credo si ripeterà. Bisogna trovare i tempi per le uscite ed andare a rubare palla più volte e ripartire. Penso che sarà sempre quello il tema”.

Pioli se non dovesse passare rischia seriamente? “Sì, penso di sì. Senza nascondersi questa è una partita molto importante per il destino di Pioli. Una stagione con l’eliminazione ai quarti di Coppa Italia, lo scudetto all’Inter prenotato già dall’inverno, l’eliminazione ai gironi di Champions, anche se con squadre molto forti, e un’eliminazione in Europa League contro la Roma credo sia una stagione sotto il sei per il Milan. Per questo si può pensare ad un cambio di allenatore. Poi, dipende da tante cose. Dipende dall’allenatore che il Milan identificherà, se sarà disponibile, se avrà altre offerte, se troveranno un accordo sui programmi. Non è tutto automatico dentro o fuori. Chiaramente le possibilità (di addio con Pioli, ndr) aumenterebbero e sarebbero concrete”.

L’eventuale nuovo allenatore non è stato ancora individuato dalla dirigenza? “Non lo dicono a noi con questa chiarezza. Credo che nomi e pensieri siano stati fatti. Ci sarebbero delle valutazioni da fare ex novo a partire dalla prossima settimana. Non dimentichiamoci che c’è il derby, una partita come tutte le altre. Non comincerebbero a fare i colloqui venerdì e sabato, dobbiamo ancora aspettare”.

Cosa ti aspetti da Rafa Leao? “Tutto e niente, come sempre. Che domini la partita, niente di meno. Se sei un tifoso del Milan devi aspettarti questo tutte le volte perché lui lo può fare. Mi ha colpito molto che abbia giocato 95 minuti col Sassuolo. Onestamente non pensavo ma l’ha voluto lui, questo è molto particolare. Si è preso la responsabilità di volersi riscattare subito, ha il fisico per recuperare dopo quattro giorni e giocarne altri 93. Vediamo domani, sono curioso”.

La squadra ha comunque sempre detto di stare con l’allenatore: “La squadra è sempre stata con lui, al netto di qualche piccolo episodio che abbiamo visto ad esempio a Napoli, ma che succedono in tutte le squadre. Due cose non comuni: come la squadra è rimasta con l’allenatore e come hanno reagito in momenti difficili. Nel momento a gennaio 23 quando il Milan ha reagito ad una serie negativa riuscendo ad eliminare Tottenham e Napoli, il modo in cui quest’anno riesce a reagire dopo il momento difficile è qualcosa di non comune. È vero, la squadra è forte ma il gruppo ha qualcosa di particolare, non a caso dice che è il migliore che abbia mai avuto. Magari esagera perché deve compattare però sappiamo, anche dietro le quinte, che sono stati con lui e lo hanno apprezzato in tante cose”.

Che partita farà la Roma? “Stessa formazione secondo me, con El Shaarawy a destra in questa specie di 4-4-2. Sono stato molto colpito dalle parole di De Rossi, che ha detto che il Milan è all’ultima spiaggia e che sarà più pronto, sottintendendo che all’andata li hanno sorpresi. Nella dialettica tra allenatori sono cose che non si sentono tanto spesso, secondo me ha voluto un po’ alzare i toni, ovviamente con grande educazione, e caricare un po’ la vigilia. All’andata si è visto che tra alcuni giocatori c’è una rivalità nascente, Milan-Roma non siamo abituati a pensarla come rivalità tradizionale ma sta crescendo, domani sarà tesa”.