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Costacurta: “Milan, partenza sorprendente ma prenderei un centrocampista e un difensore. Galliani ricordato come un vincente”

ESCLUSIVA MN - Costacurta: “Milan, partenza sorprendente ma prenderei un centrocampista e un difensore. Galliani ricordato come un vincente”MilanNews.it
© foto di Balti Touati/PhotoViews
martedì 15 novembre 2016, 16:13ESCLUSIVE MN
di Simone Matrone

Nella settimana del derby la redazione di MilanNews.it ha intervistato un grande ex rossonero, Alessandro Costacurta, per parlare del Milan e della sfida di domenica sera contro l’Inter.

Come ti è sembrato l'avvio del Milan? Te lo aspettavi?
"Un avvio sicuramente positivo e inaspettato. Sicuramente c'è della fortuna per quanto riguarda alcuni episodi, ma per fare questi risultati c'è bisogno pure di altro. Vedo una squadra ben organizzata".

Dove può arrivare questo Milan?
"Secondo me se a gennaio rimarranno in questa posizione la nuova società farà sicuramente uno sforzo economico per cercare di migliorare la rosa, permettendo così che il sogno Champions possa non essere solo tale".



Ecco, abbiamo aperto discorso mercato. Dove interverresti tu nella finestra di mercato invernale?
"Personalmente vedo il Milan indietro rispetto alle altre squadre e per diminuire lo svantaggio andrei a prendere un centrocampista centrale. Si Locatelli sta facendo molto bene e farà benissimo in futuro ma non penso possa reggere un campionato intero. Per me ora serve un centrocampista pronto. Un altro reparto che andrebbe rinforzato è la difesa, io andrei a prendere un altro centrale. Romagnoli e Paletta stanno facendo bene ma come affidabilità penso che non siano ancora al 100%"

Politica giovani al Milan. Un progetto sicuramente importante che sta dando buoni frutti ai rossoneri. Cosa ne pensi?
"Credo che il Milan siano un paio di anni che abbia indirizzato bene le risorse a propria disposizione. Sta cercando di fare quello che eravamo noi 20 anni fa, ossia puntare su un gruppo di ragazzi italiani che vadano nella stessa direzione. Ora c'è un gruppo di giovani italiani con una grande professionalità e questo è un vantaggio. È chiaro che poi gli stranieri devono essere scelti bene, quelli il Milan non li ha. Se il Milan prendesse degli stranieri forti allora la musica può cambiare. Un po' come eravamo noi, un gruppo di italiani con dentro i vari Sheva, Kakà, Seedorf..."

Domenica sera arriva il derby! Come ci arriva per te il Milan? Chi vedi favorito? E secondo te è un derby importante per la classifica?
"Per me non è un derby importante per la classifica, per nessuna delle due squadre perché entrambe le squadre, secondo me, non arriveranno in Champions. Più che altro è un derby particolare perché l'Inter ha appena cambiato allenatore mentre il Milan gode di un ottimo momento. Come favorita io vedo il Milan perché ultimamente a differenza dell'Inter sta dimostrando un buonissimo spirito, è quello spesso fa vincere le partite. Quando si cambia l'allenatore e c'è un derby, però, cambia. Ti assicuro che ho giocato tanti derby da favorito e tante volte non ho vinto, anzi, ne ho vinti di più partendo da sfavorito... Quindi mi verrebbe da dire Inter, ma speriamo di no!(ride) ".

Ultima domanda. Galliani in settimana ha detto che sarà l'ultimo mese di Milan per lui. Ecco tu che hai vissuto l'era Galliani, cosa è stato per te?
"È un dirigente che ha fatto un ottimo lavoro. Io credo che quando tu vai a vedere i giocatori che sono passati, i giocatori che hanno lasciato il segno e le vittorie penso che si possa parlare solo di ottimo lavoro. È chiaro che la forza economica del gruppo Berlusconi ha favorito questo, però penso che ci sono stati colpi non fatti solo con i soldi ma con la strategia di Galliani e Braida che hanno portato giocatori del calibro di Kakà, Sheva e Van Basten. Sono stati convinti da loro non dai soldi. Se io vado a vedere quello che ha fatto e quello che ha lasciato io penso che sia uno dei più bravi. Magari ci possono essere tante situazioni dove ha sbagliato però si deve vedere l'insieme, e penso che verrà ricordato come un vincente".