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Daino: "Avrei puntato tutto su Belotti, non su Kalinic e Silva. Cutrone mi ricorda il primo Inzaghi. E su Kessie..."

ESCLUSIVA MN - Daino: "Avrei puntato tutto su Belotti, non su Kalinic e Silva. Cutrone mi ricorda il primo Inzaghi. E su Kessie..."MilanNews.it
© foto di ALBERTO LINGRIA/PHOTOVIEWS
domenica 27 agosto 2017, 15:04ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi
fonte intervista di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Daniele Daino a poche ore da Milan-Cagliari, che andrà in scena a San Siro domenica alle 15. Con l'ex giocatore rossonero abbiamo parlato delle prime partite del Daivolo, dei nuovi acquisti e di chi si sarebbe potuto prendere, ma anche di Cutrone, Niang, Bonucci e Kessie.

Che impressione hai avuto nelle prime partite del Milan?
"Per dare giudizi io aspetterei qualche partita di livello più importante. Sicuramente la partenza del Milan è stata ottima, fatta di grande entusiasmo, di nuovi acquisti mirati e azzeccati in parte per come gioca Montella. Ha fatto un mercato intelligente, spendendo tanti soldi, è vero. Non dimentichiamo, però, che son stati tanti i giocatori acquistati e son stati pagati il giusto per quello che valgono. Con un asterisco forse solo su Silva, su cui, però, aspetto a dare giudizi, perchè è molto giovane e ha fatto bene in Portogallo. Gli alti si sono già integrati bene, mi spiace per Biglia che si sia già fermato".

Oggi, però, rientra tra i convocati, in anticipo sulla tabella di marcia. Con lui quanto acquista il Milan in termine di competitività?
"Se è tra i convocati è perchè, in caso di necessità, ha un quarto d'ora almeno nelle gambe. Ben venga questa notizia. I presupposti nel Milan sono ottimi. Credo che il Milan possa farcela ad arrivare in Champions League, è attrezzata per farlo e ha l'entusiasmo giusto. Il ritorno del popolo rossonero non va sottovalutato, possono essere l'arma in più. Lo sono sempre stato storicamente".

Chi vedi questa sera come possibile protagonista tra le fila dei rossoneri contro il Cagliari?
"E' il grande momento di Cutrone, che parte titolare nuovamente. Su tutti dico lui. Fa riflettere che stia già prendendosi i propri spazi nonostante Silva. Bravo Montella ad aver lanciato e ad aver fiducia in questo ragazzo, che ha un entusiasmo che mi sembra abbia contagiato anche il resto della squadra. Quando segna abbraccia tutti e mi sembra di rivedere l'Inzaghi dei primi tempi. Un po' ci assomiglia come caratteristiche, come energia positiva da trasmettere ai compagni. E poi mi aspetto una crescita generale del Milan in tutti i reparti. E un altro giocatore che a me piace tantissimo, e secondo me è stato l'acquisto più importante dei rossoneri, è Kessie. Bonucci, poi, è il leader dello spogliatoio e ha portato una ventata di ottimismo e di fame che mancava al Milan. Molto bravi Fassone e Mirabelli a prenderlo".

Cosa rispondi a chi sostiene che il Milan avrebbe dovuto prendere un top player con i soldi investiti per Andrè Silva e Kalinic?
"Il Milan era consapevole delle capacità di Cutrone, partiamo da questo presupposto. Certo, è il campo poi che dice se ci può stare o meno. Ma se continuasse così la vedrei difficile toglierlo dal campo. Detto questo, personalmente, sono d'accordissimo. Io non avrei preso nè Silva e Kalinic e sarei andato forte su Belotti, che per me è tra i top 3 attaccanti centrali al mondo. Silva e Kalinic non sono top player, ad oggi, sulla carta. Belotti preso per farlo giocare insieme a Suso, che io reputo un giocatore titolare inamovibile in questo Milan, perchè ha caratteristiche offensive che nessun giocatore rossonero ha. Poi, però, mi viene in mente che potrebbe essere stato lo stesso Montella a spingere per il croato, perchè come caratteristiche di attaccante si sposa meglio con la sua idea di punta".

La situazione di Niang porterà, con ogni probabilità, il giocatore a lasciare il Milan. Condividi questa scelta?
"Io lo considero un ottimo giocatore. Qua rientriamo nel discorso fatto precedentemente. Il calcio è tutto un gioco a scacchi. Tu tieni dei giocatori con delle caratteristiche in base al mercato che fai. Se il Milan ha deciso di puntare su Silva e Kalinic ovviamente devi cedere Niang. Potresti sì utilizzarlo, ma non nella sua massima espressione. Con Belotti, ad esempio, avresti giocato con il 4-3-3 con lui come punta centrale, a destra Suso e a sinistra ecco che poteva rientrare in gioco Niang oltre a Calhanoglu. E Cutrone, che è una prima punta, avrebbe potuto essere il sostituto del Gallo. Avresti avuto già i doppioni, spendendo forse meno di quello che hai speso".

Niang ha presentato un certificato medico che lo esenta dal presentarsi agli allenamenti per 10 giorni a causa del forte stress dato dalla sua situazione di mercato. Da ex calciatore, cosa pensi di questa 'moda' apparsa in questa sessione?
"A me non è mai capitato di vivere queste situazioni qua. Se, però, il regolamento consente di stare a casa dietro presentazione di un certificato medico di qualsiasi tipo, in un periodo di mercato ci sta. Perchè una volta non si verificavano? Non è che non esistevano. Si poteva fare anche prima queste cose, evidentemente non si sono presentati casi in cui un giocatore voleva andare via e la società lo obbligava a restare. Finchè è aperta la finestra di mercato il giocatore ti fa capire che vuole andare via e te lo fa capire fino alla fine. Poi, chiuso il mercato, c'è l'obbligo di andare agli allenamenti pena la decurtazione di parte dello stipendio".