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Di Gennaro: “Milan, comprerei Verratti. Terzo posto imprescindibile per la conferma di Mihajlovic”

ESCLUSIVA MN - Di Gennaro: “Milan, comprerei Verratti. Terzo posto imprescindibile per la conferma di Mihajlovic”MilanNews.it
© foto di Alberto Lingria/PhotoViews
giovedì 11 febbraio 2016, 20:59ESCLUSIVE MN
di Massimo Canta

La redazione di MilanNews.it ha raggiunto l’ex calciatore, ora telecronista ed opinionista a Premium, Antonio Di Gennaro.

Da dove dovrebbe ripartire la Società  per tornare ai fasti di qualche anno fa?

“Il Milan ha basato sempre i suoi successi sull’organizzazione e sull’acquisto di grandi giocatori. Sono stati effettuati investimenti onerosi l’estate scorsa, ma mancano quei calciatori che ti fanno fare la differenza, i cosiddetti  top players, anche se Mihajlovic sta valorizzando molti giovani. Ricordo che anche il Milan di Sacchi impiantò  lo zoccolo duro attingendo dal vivaio con i vari Baresi,  Maldini, Costacurta e Filippo Galli”.

Si poteva fare di più in sede di mercato?

“Romagnoli e Bertolacci sono giocatori, italiani,  che faranno un’ottima carriera anche in prospettiva internazionale e sono monitorati costantemente dal nostro allenatore Conte. Le cifre spese per loro sono importanti, però eccessive, non tanto per il loro valore, ma per il fatto che si tratta di ragazzi che hanno solo pochi anni di esperienza in serie A. Devono crescere all’interno di un contesto già forte, come è sempre  avvenuto in  passato all’interno di un Milan già vincente, mentre se tocca già a loro essere subito i protagonisti, fanno più fatica.  Ci vogliono però un progetto, perché questa Società non può restare fuori dall’Europa e la fortuna di acquistare grandi campioni”.

Il problema del Milan sembra, a detta di tutti, il reparto di centrocampo. Manca qualità, chi potrebbe regalarla?

“Conosco bene Montolivo, ma il suo è un problema di ruolo, da sempre . Quest’anno mi sembra più un ‘recupera  palloni’. Non sta facendo il regista, ma il giocatore di sostanza. Un giocatore in testa io ce l’ho: Marco Verratti, un ’92, italiano, di grande personalità a cui Conte affiderà la guida del centrocampo e che in quel ruolo è il dopo Pirlo. In prospettiva anche Sensi, del Cesena, pur se fisicamente non è eccelso, ma  in prospettiva futura senza dubbio interessante. Mi ha deluso invece Kondogbia, che non è il regista che l’Inter credeva di aver acquistato”.

Quali sono invece le soluzioni migliori in attacco per la squadra di Mihajlovic?

“Bacca è un centravanti vero, mentre Niang deve rimanere sempre concentrato per non perdersi. Con lui Gasperini ha fatto un grande lavoro. Può giocare anche come esterno e per il calcio moderno la duttilità è fondamentale. Boateng e Balotelli invece sono tornati dove volevano, ma devono trovare continuità”.

Potrà essere importante il ritorno di Menez?

“Ha fatto molto bene lo scorso anno, facendo gol con grande continuità , anche se è difficile collocarlo tatticamente. Sicuramente non è un esterno, potrebbe giocare come seconda punta in un 4-4-2-. Tecnicamente non si discute, ha fatto le fortune di Inzaghi giocando da ‘finto nueve’,  ama giocare sulle ripartenze e a campo aperto”.

I tifosi devono credere ancora in Balotelli?

Lo aspettiamo da sempre, tutti noi che amiamo il calcio apprezziamo il suo talento. Ma in questi anni si è perso, per comportamenti, atteggiamenti, anche se ha ancora venticinque anni,. Però ogni anno diciamo le stesse cose… Gli manca ancora qualcosa, c’è poco da dire.

Il Milan può rientrare nella lotta per il terzo posto o sono altre le favorite?

"Il campionato è lungo, ma il pareggio con l’Udinese,  soprattutto per chi deve recuperare, ha rallentato la rincorsa..  La Roma con Spalletti ha invece trovato una quadratura e gli acquisti di gennaio sono stati importanti. L’inter è in calo, in quanto gli manca il gioco e ora anche la difesa, che era stata la sua forza nel girone d’andata. La Fiorentina deve risolvere anche problemi di natura ‘ambientale’. Ci sono però ancora tanti e  scontri diretti. La squadra rossonera deve continuare a navigare a vista, deve crederci, avere fortuna e non perdere le opportunità di sconfiggere le squadre di minore levatura".

Mihajlovic resterà a fine stagione?

“I risultati sono quelli che mandano avanti tutti e Berlusconi lo ha ribadito, soprattutto per grandi squadre come il Milan e di questo il tecnico è pienamente consapevole.  Sul piano del gioco ci sono stati momenti buoni e altri meno. Credo che il terzo posto sia imprescindibile in prospettiva. Rimanere fuori dalla Champions League  vorrebbe dire ridimensionarsi.  La coppa Italia è un obiettivo secondario e  la valutazione alla fine la farà, come sempre la Società”.