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Lucarelli: "Luiz Adriano attaccante di grande movimento. Difficile convivenza con Ibra e Bacca, ma stuzzica Sinisa"

ESCLUSIVA MN - Lucarelli: "Luiz Adriano attaccante di grande movimento. Difficile convivenza con Ibra e Bacca, ma stuzzica Sinisa"MilanNews.it
sabato 18 luglio 2015, 19:45ESCLUSIVE MN
di Antonio Vitiello

Da ieri a Milanello c’è un attaccante in più, il brasiliano Luiz Adriano, arrivato dallo Shakhtar Donetsk per 8 milioni di euro. La redazione di MilanNews.it per conoscere meglio il giocatore ha contattato Cristiano Lucarelli, che nella stagione 2007/2008 ha giocato insieme ad Adriano proprio in Ucraina.

Lei ci ha giocato insieme allo Shakhtar, come vede l’acquisto di Luiz Adriano al Milan?

“Ci ho giocato insieme 8 anni fa, sono passati un po’ di anni. Credo possa integrarsi bene in Italia, è brasiliano e non avrà problemi. Ha grandi mezzi fisici, molto rapido, centravanti un pò atipico, è un giocatore di movimento e gli piace attaccare gli spazi, non il classico centravanti boa. Sono convinto che possa inserirsi subito al Milan, senza avere grossi intoppi”.

Non è l’attaccante statico da area di rigore, è uno che recupera palloni?

“No, la fase difensiva per una punta è sempre complicata. Però ama attaccare gli spazi e la profondità. Gioca sul taglio e sull’ultimo movimento, lo trovi un pò da tutte le parti”.

Secondo lei il Milan potrebbe azzardare un tridente con Bacca e Ibrahimovic?

“Credo che tutti e tre insieme sia difficile, almeno per un comune mortale come me. Invece per Mihajlovic, che è uno bravo, penso possa essere stuzzicato dall’idea e potrà provare a lavorare su questa ipotesi”.

Ad esempio Ibra dietro Bacca e Luiz Adriano?

“Ibra ha grandi mezzi tecnici ma non credo possa fare il numero dieci. Comporta tanti compiti in campo, lui ama andare d’istinto e fare il suo calcio, è un’ipotesi davvero complicata”.

Quindi una staffetta tra Bacca e Luiz Adriano e mettere Bonaventura sulla trequarti…

“E’ un’ipotesi. Da questo si capisce che il Milan ha intenzioni bellicose perché quando hai un parco attaccante del genere creai una competitività alta. Poi in base alle prestazioni e agli allenamenti, di volta in volta decidi chi sta meglio e chi puoi schierare”. 

intervista di @AntoVitiello