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Serena: "Maldini uomo ideale per il nuovo Milan, ma non conta solo la fede calcistica. Per i rossoneri vedrei bene un 4-4-2"

ESCLUSIVA MN - Serena: "Maldini uomo ideale per il nuovo Milan, ma non conta solo la fede calcistica. Per i rossoneri vedrei bene un 4-4-2"MilanNews.it
© foto di Pietro Mazzara
martedì 13 settembre 2016, 21:01ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

Giorni caldi sia sul fronte campo che su quello societario per quanto riguarda il Milan e quello che ne sarà del club rossonero. La redazione di MilanNews.it ha contattato Aldo Serena, ex attaccante del Diavolo, per parlare della 'rivolta' delle bandiere rossonere, della futura nuova proprietà cinese, ma anche della battuta d'arresto contro l'Udinese e della prossima partita contro la Sampdoria.

Diverse bandiere del Milan si sono schierate contro la futura dirigenza rossonera, accusata di essere troppo a tinte nerazzurre. Da che parte sta lei?
"Il mio pensiero sta nel mezzo. Giusto che ci sia un'identità storica con dei riferimenti, però non è che nel mondo iper-professionistico di adesso si fa possa fare una cernita esclusivamente su chi ha la fede. L'importante è che ci siano professionisti di alto profilo. Altrimenti Ancelotti non sarebbe andato alla Juventus oppure Trapattoni che ha vinto con Milan, Inter e Juventus non avrebbe potuto. Lo stesso vale per i calciatori, non si può mica andare ad acquistare solo i calciatori che tifano Milan".

Il Milan ha avuto tante leggende tra le sue fila. Chi sarebbe la più indicata per tramandare nella nuova società i vecchi valori rossoneri?
"La società rossonera ha dei riferimenti storici di altissimo livello e su tutti metto Paolo Maldini, che potrebbe essere l'uomo ideale. La storia del Milan passa attraverso la famiglia Maldini e soprattutto le 5 Coppe dei Campioni di Paolo che sono una cosa unica e irripetibile. Non ho mai capito il reale motivo per cui non sia mai entrato in società da quando ha smesso. E' un simbolo del calcio italiano nel mondo per la caratura da giocatore e non solo e credo sia una risorsa non utilizzata".

Passando a questioni di campo, come ha visto il Milan nella débacle contro l'Udinese?
"In questo momento, dove non si riescono a tenere i ritmi alti, se non si riesce a essere immediati nelle ripartenze e si da tempo alla squadra avversaria di riposizionarsi con le linee vicine, diventa arduo arrivare alla conclusione. Perchè l'Italia, non è probabilmente il campionato più bello del mondo, ma è quello più difficile, perchè tutte le squadre sanno difendere bene tatticamente e l'Udinese l'ha fatto concedendo pochissimi spazi ai rossoneri. Sicuramente a Napoli il Milan aveva fatto meglio. L'idea di gioco di Montella mi affascina molto, perchè è nella tradizione del Milan il comandare il gioco, però serve un equilibrio tra le due fasi. A Montella piacciono i centrocampisti tecnici, ma nel calcio moderno serve anche fisicità e dinamismo in mezzo. Non so se tutti gli uomini sono adatti per questo tipo di gioco, per questo motivo ho dei dubbi sulla qualità a centrocampo".

Ora il Milan è atteso venerdì dalla Sampdoria, che ha 6 punti in classifica e che per larghi tratti della partita stava vincendo anche a Roma. Che partita si aspetta?
"La Sampdoria è ben organizzata. Le squadre di Giampaolo sono squadre che non sono banali nelle loro giocate, hanno un'idea molto ben precisa. Sono squadre sempre molto corte e intense. Sarà un banco di prova molto importante per Montella e il Milan".

Cosa cambierebbe in vista della sfida contro i blucerchiati?
"Lapadula è un giocatore che vede bene la porta. Montella potrebbe trovare anche la formula per farlo giocare insieme a Bacca. 4-4-2? Sì, ci starebbe. In questo modo potrebbero giocare, però Lapadula dovrà essere bravo a integrarsi molto bene con Bacca, perchè il colombiano va di istinto e si muove in modo anarchico. Però Lapadula è un attaccante di valore e che vede la porta e il Milan ha bisogno di giocatori così davanti".
di @TRolfi