MN - Comolli, Furlani e le voci delle ultime ore: la nostra ricostruzione

MN - Comolli, Furlani e le voci delle ultime ore: la nostra ricostruzioneMilanNews.it
© foto di Antonio Vitiello
venerdì 5 aprile 2024, 16:00ESCLUSIVE MN
di Pietro Mazzara

Il nome di Damien Comolli è tornato a volteggiare attorno alle vicende del Milan. Già dall’arrivo di Gerry Cardinale si era parlato di un suo possibile coinvolgimento nei quadri dirigenziali del Milan e, nelle scorse ore, molteplici fonti hanno rilanciato la possibilità che il manager francese potrebbe sbarcare a Casa Milan con un ruolo apicale come quello di amministratore delegato. Indiscrezioni che vanno registrate e sulle quali abbiamo lavorato nel corso della giornata odierna. 

Il Milan, in questo momento, fa gola a molti dirigenti, specie perché adesso si tratta di una società sana, che produce utili e che è tornata ad avere un appeal internazionale importante. Il tutto è stato frutto dell’opera di restaurazione e di miglioramento costante messo in atto prima da Elliott e poi da RedBird. Il profilo di Damien Comolli, per quella che è stata la sua carriera priva di risultati sportivi nei club di alto livello in cui è stato come Liverpool e Tottenham (fatta eccezione per la Coppa di Francia con il Tolosa), stride con la possibilità di occupare un ruolo fortemente decisionale come quello di CEO del club e c’è anche disparità sulla collocazione temporale del suo avvicinamento e/o allontanamento dalla galassia milanista. 

Secondo alcune voci, durante i mesi invernali, Comolli sarebbe stato molto vicino al Milan mentre, adesso, la sua posizione sarebbe decisamente più lontana. Altre, come quelle rilanciate da TMW ieri, parlano di una situazione ancora calda e come chance possibile. 

A Milannews.it risulta più la prima opzione, con una sponsorizzazione di Comolli agli occhi di Gerry Cardinale e con la sua figura che andrebbe a cozzare, in maniera importante, con l’attuale gruppo dirigenziale che si occupa della parte sportiva (Furlani, Moncada e D’Ottavio) che è stato ben integrato dall’arrivo di Zlatan Ibrahimovic. Tale gruppo di lavoro sta già pianificando il mercato estivo, ivi compreso il colpo importante in attacco, e questo è un altro segnale del momento che c’è in quel di Casa Milan. 

Va aggiunto come Comolli sia un accentratore, una figura che si basa quasi esclusivamente sui dati e che ha una visione totalmente diversa rispetto a quanto fatto fino ad ora (qui il suo profilo). Insomma, un elemento simile, qualora dovesse mai entrare, porterebbe all’ennesima e non necessaria rivoluzione della quale il Milan non ha assolutamente bisogno. Insomma, sarebbe un elemento incompatibile con quanto fatto fino ad ora

Il curriculum di Comolli, inoltre, non è decisamente dei più brillanti, con pesanti critiche ricevute per ogni sua esperienza in Premier League, sia con il Liverpool sia con il Tottenham, dove presto o tardi ha avuto alterchi con gli allenatori, mercati definiti dalla stampa britannica come “fallimentari” e dove ha anche collezionato un licenziamento, da parte del patron degli Spurs, Daniel Levy.