FOCUS MN - Damien Comolli e la sua filosofia: "Prendiamo ogni decisione basandoci sui dati"

FOCUS MN - Damien Comolli e la sua filosofia: "Prendiamo ogni decisione basandoci sui dati"MilanNews.it
venerdì 5 aprile 2024, 14:10News
di Manuel Del Vecchio

In queste ore si parla molto di Damien Comolli come profilo per rinforzare l’area dirigenziale del Milan per la prossima stagione. In attesa di capire che ruolo avrà (se lo avrà) in rossonero proviamo a conoscere meglio il presidente del Tolosa e che tipo di idee applica al calcio.

Senza soffermarci troppo sulla sua carriera, Comolli prima del club francese ha lavorato con Monaco, Saint-Étienne, Arsenal, Tottenham, Liverpool e Fenerbahçe in varie vesti, dal Direttore Sportivo all’osservatore, iniziando però da allenatore delle giovanili, andiamo a vedere quali sono le idee calcistiche ed il modus operandi del manager francese.

Il modo migliore per farlo è prendendo come riferimento una lunga ed interessante intervista che Comolli ha concesso nell’ottobre del 2023 al Telegraph, quando il suo Tolosa ha incontrato nei gironi di Europa League il Liverpool, tappa importante del suo passato calcistico.

L’operato del dirigente in Francia riassume il suo pensiero maturato dopo 31 anni nel mondo del pallone. Alla fine della stagione 22/23 il Tolosa di RedBird aveva terminato la campagna in Ligue 1 in tredicesima posizione dopo aver guadagnato la promozione dalla Ligue 2 nella stagione precedente e aveva vinto, in modo inaspettato, la Coppa di Francia, schiantando 5-1 il Nantes in finale. Una vittoria storica non solo per il blasone che porta, ma anche perché ha dato accesso ai “Violetti” alla fase a gironi di Europa League. Il tutto è avvenuto sotto la guida dell’allenatore Philippe Montanier. Damien Comolli decide, insieme al responsabile dei dati calcistici del club Julien Demeaux, di esonerarlo.

Sorpresi? Nella logica dell’ex Liverpool invece ha tutto un senso, che spiega nell’intervista: “Abbiamo bisogno di trovare costantemente un vantaggio perché abbiamo meno soldi di tutti gli altri. Se facciamo come gli altri club, falliremo. Dobbiamo trovare dei vantaggi competitivi. Questo (il 13° posto, ndr) ci ha messo a disagio. Per noi è molto, molto, molto importante che il club migliori quotidianamente sotto tutti gli aspetti". Il Tolosa è guidato da dati analitici che stabiliscono i parametri di riferimento del club, e Comolli non ci si discosta.

Demeaux, ex ingegnere aeronautico, gestisce i dati. Gurgenc (la moglie di Comolli, ndr) si occupa dell'elemento umano e relazionale. Tra le loro diverse specializzazioni devono essere prese decisioni difficili. Riguardo alla scorsa stagione e alla decisione su Montanier, Comolli ha rivelato che il modello di dati aveva detto che, nonostante il 19° monte ingaggi del campionato, il piazzamento giusto sarebbe stato quello dell’11esimo posto.

Ogni decisione, ogni aspetto del club è parametrata sui dati raccolti. Poi spetta a Comolli interpretarli e prendere la decisione che ritiene più giusta, considerando però anche “l’elemento umano”: "Come possiamo far fare al club un ulteriore step? Possiamo fare meglio? Inoltre, c'è un essere umano che verrà “colpito” dalla nostra decisione (l’allenatore, ndr). Dall'altro lato... se riteniamo che il club possa funzionare meglio, allora non possiamo avere alcuna esitazione nel cambiare. È una linea sottile e un gioco di equilibri davvero difficile".

Lo stesso Comolli ha vissuto una situazione simile quando nel 2012 è stato licenziato da FSG (controllante del Liverpool) dopo che con i Reds aveva vinto una Coppa di Lega e aveva raggiunto la finale di FA Cup. Il dirigente rimpiange di essere stato troppo “chiuso” nei confronti dei tifosi e dei media durante il suo periodo inglese: "Bisogna ricordare alle persone che si sta facendo un buon lavoro. Devi vendere costantemente il tuo progetto e mantenere la proprietà al tuo fianco. In tutto questo ho peccato”.

Continua Comolli: “Quale direttore sportivo viene licenziato dopo aver vinto la Coppa di Lega e aver raggiunto la finale di FA Cup senza soldi? Ho dovuto convincere John Henry (proprietario principale di FSG, ndr) a prestare i soldi per comprare Luis Suarez. Eravamo "al verde". Abbiamo vinto il primo trofeo dal 2006 e sono stato licenziato. Se fossi stato bravo a comunicare verso l'esterno non so se avrei ancora un lavoro lì ma sarei stato in una situazione diversa".

Al Tolosa Comolli ha potuto portare pienamente la sua visione e quella di Red Bird Capital Partners, la società di private equity statunitense che possiede il 10% proprio del Fenway Sports Group.

Al Telegraph Comolli parla del modus operandi del Tolosa, quasi un unicum nel calcio, senza preoccuparsi del tipo di reazioni e commenti che riceverà da un mondo così attaccato e ancorato a dinamiche che diventano sempre più vecchie: Basiamo ogni decisione che prendiamo sui dati. Da chi nominiamo come allenatore, se lo teniamo o meno. Il reclutamento dei giocatori e la decisione di vendere o prolungare il contratto. La nostra strategia di gioco. Il nostro stile di gioco è fortemente definito dai dati e poi cerchiamo un manager che metta in pratica questo stile. Dove pressiamo, come pressiamo, in quale momento della partita pressiamo. Come attacchiamo, da dove crossiamo, da dove tiriamo e da dove non tiriamo. Direi che i dati hanno la precedenza sull'allenamento".

Tutto questo è possibile anche grazie a Zelus Analytics, piattaforma di dati di cui Red Bird possiede il 50%. Da qui effettuano lo scouting di 70 campionati in tutto il mondo, comprese le prime sei divisioni in Inghilterra. Attualmente in squadra ci sono 18 nazionalità diverse. Il Tolosa non ingaggia nessun giocatore di età superiore ai 25 anni e la spesa massima effettuata, racconta Comolli, non supera i 5 milioni di euro. Anzi, è ben al di sotto.

Un altro argomento di discussione che anima il dirigente è come si “traducono” le abilità di un calciatore da un campionato all’altro: "Con alcuni campionati siamo più tranquilli sul fatto che il giocatore possa tradurre il suo bagaglio di abilità in Ligue 1. Ma man mano che il tempo passa e raccogliamo più dati, otteniamo sempre più certezze".

Come funziona invece per le leghe minori? "Le faccio un esempio: vediamo talenti molto interessanti in arrivo dall'Egitto, ma per noi sono costosi. Forse tra sei o dodici mesi saremo in grado di fare operazioni su questo mercato. Ad oggi non siamo “tranquilli” nel farle proprio per un eventuale problema di ambientamento e “traduzione”. Lo stesso vale per il secondo livello turco".

Dall’esterno può essere visto come un modus operandi assurdo, ma i top club europei guardano al Tolosa, al suo staff e ai suoi metodi innovativi. Il Manchester City ha preso il responsabile del reclutamento Brendan MacFarlane, che aveva iniziato a fare scouting in Ligue 2 durante un anno di lavoro in Francia nell'ambito del suo corso di laurea all'Università di St Andrews. Il Paris Saint-Germain ha preso il medico di squadra del Tolosa. Comolli, tra il serio ed il faceto, commenta così: “Non ho ricevuto nemmeno una telefonata”.

Ma non si lascia abbattere, anzi rilancia: “Credo in un team di persone estremamente brillanti, che supportino il consiglio di amministrazione nel prendere decisioni. Essendo il calcio sempre più complesso e globale, vedremo un massiccio afflusso in questo mondo di persone che non hanno mai giocato a pallone. Tutte le ricerche scientifiche sull'intelligenza di gruppo dimostrano che il tutto funziona meglio quando il gruppo è eterogeneo, comprese le donne. È quello che facciamo qui. Abbiamo la prima donna senior scout (Julia Arpizou, ndr) nel calcio professionistico, anche il nostro capo della strategia è una donna e probabilmente è una delle più senior del calcio francese e questo perché sono persone molto brave e brillanti".

Nel mondo del calcio una delle domande ricorrenti è sempre la stessa: dal momento in cui le risorse tra concorrenti sono più o meno simili in che modo si può creare un vantaggio sugli avversari? Qui entra in gioco la filosofia di Comolli: “Facendo le cose in modo diverso, con persone diverse: ecco dove penso che stia andando il calcio. Il prossimo grande sviluppo è che l'UEFA implementerà un salary cap. E con esso ci saranno persone all'interno dei club solo per gestire il salary cap. Persone provenienti da Oxford, Cambridge o dalla London School of Economics - o dalla Toulouse School of Economics".

In chiusura, la chiave che muove tutto il pensiero calcistico di Comolli: “Sfidiamo costantemente la cosiddetta saggezza calcistica (il pensiero comune basato soprattutto su luoghi comuni, ndr) e ci chiediamo continuamente: "Perché stiamo facendo questo?". E la risposta spesso e volentieri è questa: “Nel calcio si è sempre fatto così". Ok - diciamo noi - ma perché?".