Mancano a centrocampo i gol di Reijnders, per questo il Milan non è da scudetto. Bocciare Gimenez ora sarebbe un errore

Mancano a centrocampo i gol di Reijnders, per questo il Milan non è da scudetto. Bocciare Gimenez ora sarebbe un erroreMilanNews.it
Oggi alle 00:00Editoriale
di Franco Ordine

Adesso che Allegri e i suoi si son messi al lavoro, possiamo cominciare a fare qualche ragionamento sul prossimo Milan. Cominciamo dai riscontri positivi. Il clima a Milanello è marcatamente diverso da quello dello scorso anno. Lo scetticismo col quale furono accolti i distinguo di Ibra su Conte e la scelta di Fonseca con le sue prime parole (“calcio dominante”) è stato soppiantato da marcata fiducia nell’esperienza di Max Allegri e nella competenza di Igli Tare, due figure fondamentali come dimostrano le disavventure rossonere dei due anni precedenti e gli affanni della Juve recentissima. Ma intendiamoci bene: Allegri può e deve portare disciplina, equilibrio tattico, senso di appartenenza, cultura del lavoro ma non ha ancora la capacità a moltiplicare i gol e i punti che mancano all’appello per recuperare il distacco dalla testa del campionato scorso. Ho dato una occhiata ai pronostici delle agenzie di scommesse e ho notato che il Milan è nelle retrovie, come è logico che sia al momento, col Napoli capolista tallonato dall’Inter.

A chi ripete paragoni con il primo Allegri milanista del 2010 ricordo con assoluta facilità che dal mercato di quell’estate Adriano Galliani tornò con in dono Ibra e Robinho tra gli altri, avendo già in squadra RonaldinhoPato e che successivamente, a causa del lungo infortunio muscolare patito da Pirlo, dal mercato di gennaio arrivarono Cassano e van Bommel, due pedine fondamentali per raggiungere lo scudetto 2011. 

Al momento, in rosa ci sono Modric e Ricci mentre sono partiti Reijnders e Theo Hernandez. Insieme le due cessioni hanno fatturato 14 gol in campionato (10 l’olandese, 4 il francese) e andarli a recuperare non sarà così semplice anche se dovesse arrivare a centrocampo Jashari per il quale il Brugge continua a fare flanella secondo una tecnica collaudata e già segnalata ai tempi di Maldini e Massara con CDK. Questo significa che Allegri non dovrà solo garantire un maggior equilibrio all’intero team, potenziare la tenuta stagna della difesa, ma provare da qualche parte a tirare fuori quei gol che sono partiti con le due eccellenti cessioni. Ecco perché pensare che il Milan, con il solo campionato a disposizione, possa puntare dritto allo scudetto, al momento mi sembra un pronostico impegnativo e non aderente alla cifra tecnica della squadra che dev’essere ancora completata in almeno altri due reparti (terzini e centravanti di scorta).

Sono tra quelli che non considerano Santi Gimenez un acquisto da rispedire al mittente o comunque da mettere sul mercato. Allegri deve vederlo di persona, deve studiarne le caratteristiche, osservarlo in allenamento prima di esprimere un giudizio attendibile. Quello che sappiamo di sicuro è che Gimenez è arrivato nel momento meno utile dello scorso gennaio e soprattutto nella squadra sbagliata, tra l’altro condizionato da un piccolo infortunio muscolare che si è trascinato da Rotterdam.