MN - Fedele: "Milan, non mi aspetto altri colpi in entrata. Si parla di Conte? Un motivo c'è"

Il mercato tiene banco in casa Milan con i rossoneri che, secondo le parole dello stesso Pioli, vanno ancora a caccia di un difensore e potrebbero anche puntare su un colpo a centrocampo se si presenterà la giusta occasione. La redazione di MilanNews.it ha intervistato telefonicamente e in esclusiva Enrico Fedele, procuratore sportivo e intermediario di mercato. Le sue parole.

Ti aspetti colpi in entrata da parte del Milan entro fine gennaio?

“Non mi aspetto nessun altro colpo in entrata. Chi doveva arrivare è già arrivato. Anzi: forse, in società, si sta pensando un po’ di più al presente…”.

Sotto quali punti di vista?

“Sicuramente si stanno facendo valutazioni su alcuni allenatori. Poi il quesito riguarda anche la proprietà medesima: si vocifera di un interesse da parte dell’Arabia Saudita. Attendiamo sviluppi”.

A tuo avviso, pertanto, il futuro di Pioli è già segnato?

“Non è un mistero che il Milan si sia guardato e si stia guardando intorno, pensando a nomi di prestigio. Conte? Inevitabile se ne parli e, se ciò avviene, un motivo dietro c’è di sicuro. Credo che i rossoneri potrebbero cambiare tecnico a fine stagione, a prescindere dai risultati”.

Anche qualora Pioli vincesse l’Europa League?

“Obiettivo complicato, ma che il Milan deve porsi, indipendentemente dalla qualificazione in Champions. La vittoria dell’Europa League sarebbe l’unica carta che Pioli potrebbe giocarsi per un’ipotetica permanenza, e ciò spiace perché è un grande tecnico”.

A lieve distanza di tempo dall’ufficialità del suo ritorno in società: come commenti l’impatto di Ibrahimovic sul Milan?

“Quale impatto? Non si è ancora capito bene nè cosa stia facendo, nè che cosa debba fare. Supporto a Pioli? Può darsi. Ma, ripeto, intravedo molta confusione intorno a questa operazione”.

L’operazione più importante effettuata dalla società rossonera sul mercato?

“Secondo me, con il tempo, prendendo Pulisic, il Milan può ambire a un salto di qualità importante. Non mi aspettavo un impatto così precoce sul calcio italiano. Giocatore moderno, duttile e, tecnicamente, bello da vedere”.