Rigore De Sciglio, l’analisi di Casarin: "Distanza ridotta e braccio debole"
Dalle pagine del Corriere della Sera, l’ex arbitro Paolo Casarin ha analizzato l’ormai celebre episodio da moviola di Juventus-Milan, ovvero il calcio di rigore concesso ai bianconeri nel recupero: "Il rigore ha provocato critiche per l’arbitro Massa: nel corso della gara il fischietto è apparso a disagio per il tasso elevato di difficoltà e per la scarsa efficacia delle ammonizioni. Una prestazione modesta con dubbi sul contatto Dybala-Zapata. Poi, all’ultimo secondo, l’inferno. Il pallone parte dal piede di Lichtsteiner, sbatte sul braccio sinistro di De Sciglio a meno di due metri: De Sciglio e il braccio ruotano in senso antiorario come a sottrarsi al giudizio.
Se il braccio fosse rimasto sulla traiettoria, per fermare il pallone, doveva essere rigido per opporsi alla forza del tiro. Probabile fallo involontario il primo e volontario il secondo: scelta ardua comunque. Massa è lontano, Doveri è molto vicino, troppo, e forse non coglie la debolezza del braccio. Entrambi non valutano che la distanza tra i due calciatori, ridotta, poteva portare all’assoluzione: è la regola che ha spesso governato questi casi".
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