Ag. Bocchetti: "E' felice al Milan. Se resta l’anno prossimo? Sono a disposizione perché il rapporto possa continuare"

Arrivato in prestito dallo Spartak Mosca durante il mercato di gennaio, Salvatore Bocchetti ha avuto un impatto positivo al Milan. La redazione di MilanNews.it ha contattato il suo agente Andrea D’Amico, per commentare questo primo mese in rossonero del difensore napoletano.
 
Tra le mille difficoltà che sta attraversando il Milan, Bocchetti è una delle polche note positive, te lo aspettavi?
“Ero sicuro delle qualità del ragazzo, sia come calciatore che come uomo. Anche perché sia a Genoa, al Rubin Kazan e allo Spartak Mosca prima dell’infortunio, aveva fatto vedere di essere un grande giocatore. Mi stupivo del fatto che non fosse stato più chiamato in Nazionale dopo i Mondiali del 2010. Per me Salvatore è come un fratello, sono contento per lui e per il Milan che si sia creata questa opportunità”.
 
Lui è arrivato in punta di piedi, magari anche con un po’ di scetticismo …
“E’ un giocatore che ha grandi capacità fisiche e tecniche, poi è intelligente come ragazzo. Avere un comportamento da Milan vuol dire non solo giocare bene in campo ma essere brave persone anche fuori”.
 
In alcune recenti interviste hai detto che il Milan ha chiuso la trattativa in poche ore…
“Il Milan è stato bravo, Salvatore era un prodotto conosciuto, io ho avuto questa intuizione e Galliani è stato bravissimo a prenderlo”.
 
Possibilità di vederlo al Milan anche l’anno prossimo?
“Adesso non sta a me dirlo, lui è felice di essere al Milan, naturalmente sono a disposizione perché il rapporto possa continuare. Con lo Spartak ho ottimi rapporti, infatti abbiamo fatto tutto velocemente. Per lo Spartak lui è un giocatore importantissimo a detta dei dirigenti, poi è cambiato l’allenatore e le cose sono andate diversamente, può capitare”.
 
Se dovesse continuare così il Milan può tenerlo?
“E’ un auspicio, ci sono ancora tante gara da giocare, bisogna fare come il ciclista in fuga a dieci chilometri dall’arrivo, non tirarsi mai indietro e andare più veloce possibile…”.

di @AntoVitiello