Thiaw: "Il Milan è ancora un sogno: sono maturato. In Italia trovano sempre qualcosa che puoi fare meglio"

Thiaw: "Il Milan è ancora un sogno: sono maturato. In Italia trovano sempre qualcosa che puoi fare meglio"MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
mercoledì 23 agosto 2023, 12:00Primo Piano
di Francesco Finulli

Malick Thiaw a breve festeggerà il suo primo anno con il Milan. Il difensore tedesco, classe 2001, si è affermato nel corso della passata stagione come un titolare del Milan e quest'anno ha iniziato affianco a Tomori nelle gerarchie difensive di Stefano Pioli. Il giornale tedesco SportBild lo ha intervistato questa mattina, come una delle "stelle nascenti" del calcio tedesco. L'intervista.

Sugli ultimi 12 mesi: "A volte devo pizzicarmi per realizzare quanto sia veloce andato tutto. È come in un sogno. Dal punto di vista sportivo, il cambiamento è stato enorme. Da Düsseldorf a Milano il passaggio non è stato così drastico: da una grande città a un'altra...È la prima volta che sono lontano dai miei genitori e dai miei fratelli, vivo qui con la mia compagna per la prima volta. All'inizio tutto era nuovo e difficile, soprattutto a causa della barriera linguistica. Ma il club ha esperti per ogni settore della vita che aiutano. Ora conosco bene i miei compagni di squadra, facciamo cose insieme nel tempo libero. Mi trovo bene, la città è un sogno, le persone sono molto gentili".

In cosa è migliorato da quando è al Milan: "Sono diventato più maturo, ho assunto più responsabilità. Sono più sincero con me stesso, anche auto-critico. Conoscere un club così grande come l'AC Milan è stato incredibile. Conoscevo il club solo dalla PlayStation: da bambino giocavo con il Milan e Ronaldinho a "Pro Evolution Soccer". Quando ho indossato la maglia con il logo del Milan per la prima volta durante le visite mediche, quasi non ci credevo. In quel momento ero incredibilmente orgoglioso e felice. Ho subito fatto un selfie."

Che leggenda del Milan ammiravi: "Mi è sempre piaciuto lo stile e il modo di giocare di Kevin-Prince Boateng. In generale devo dire: ci ho messo qualche giorno o settimana per capire davvero che stavo giocando a Milano".

Su Zlatan Ibrahimovic: "Mi sembra che mi chiedano ogni giorno com'è. Zlatan è stata la seconda persona che mi ha rivolto la parola al Milan. La squadra aveva una partita, ero in sala pesi, sulla bicicletta. Lì è venuto da me Zlatan. Anche se sono alto, lui era ancora molto più alto e largo di me. È stato un momento intenso. Non avevo paura di Zlatan, ma rispetto. Ero felice di condividere gli spogliatoi con una delle più grandi personalità del calcio mondiale degli ultimi decenni. Mi ha detto "Benvenuto"."

Sull'esperienza in Champions dell'anno passato: "Sono stato convocato per la squadra solo dalla fase a eliminazione diretta. Ed è stato proprio da lì che è iniziato per me con la partita contro il Tottenham e Harry Kane. Quando ho sentito per la prima volta l'inno della Champions League sul campo di San Siro, ho avuto i brividi su tutto il corpo e ho pensato solo: wow! Sono estremamente grato di poter vivere tutto questo. La partita casalinga è stata incredibile - titolare, nella Champions League, contro Kane. La partita è andata molto bene per me. Da allora sapevo cosa fosse veramente la Champions League".

Sulla sfida con Kane: "Abbiamo tenuto sotto controllo lui e la squadra, non ha segnato né assistito a un gol. Personalmente Kane come avversario è molto tranquillo, non c'è stato trash talking".

Sui segreti della scuola difensiva italiana: "Alla Schalke ho imparato molto nella "Knappenschmiede" con Norbert Elgert. Dopo di che ho cercato di imparare da solo, ad esempio studiando gli altri giocatori. Pensavo di essere molto intelligente in questo senso e di sapere molto. Poi sono arrivato in Italia e ho capito molto presto che ho ancora molto da migliorare. Gli italiani sono molto severi, molto meticolosi. Non importa se hai avuto 15 buone partite: troveranno sempre qualcosa che puoi fare meglio. Non giochiamo solo con lo stile italiano al Milan. Tuttavia, la nostra squadra ama difendere. I tifosi applaudono le azioni difensive come i gol. Pertanto, la difesa è allenata in modo quasi ossessivo. Parliamo di ogni dettaglio con gli allenatori, ad esempio che dovrei stare più vicino all'avversario".

Sui modelli: "Non proprio, perché sono diventato difensore centrale solo a 17-18 anni. Prima ero centrocampista difensivo. Yaya Touré mi ha sempre affascinato in quel ruolo. Era robusto, muscoloso, con un buon tiro, eppure sembrava tutto molto facile".

Sull'esordio in nazionale maggiore: "È stato incredibile quando ha suonato l'inno e io ero in campo. Ero un po' nervoso, ma soprattutto felice. È finora l'apice della mia carriera. Nonostante la sconfitta, il mio gioco è andato abbastanza bene. Il commissario tecnico mi ha elogiato per le mie prestazioni. Recentemente mi ha chiamato per farmi gli auguri di compleanno".

Sul rapporto con Rudiger: "Toni è come un fratello maggiore per me. Mi ha accolto subito bene, è diventato rapidamente un amico ed è semplicemente un carattere estremamente onesto e autentico. Mi ha dato molti consigli. Anche Toni è andato all'estero all'inizio, in Italia. Durante il nostro viaggio negli Stati Uniti con il Milan abbiamo incontrato Toni e il Real Madrid. Abbiamo scambiato le maglie, appenderò la maglia di Toni a casa mia".

Sull'Europeo in casa: "Sì, l'Europeo in casa è il mio obiettivo più grande. Come calciatore, naturalmente vuoi giocare il più possibile - è ovviamente il mio sogno nella nazionale. Ma per me già ogni convocazione è qualcosa di molto speciale. Per questo devo continuare a lavorare sodo ogni giorno al Milan".

Sull'importanza della religione: "Sono musulmano, sono cresciuto credendo e sono venuto presto a contatto con la religione. Prego cinque volte al giorno, osservo il Ramadan. La mia religione mi dà estrema forza".

Sulle sue capacità linguistiche: "Parlo fluentemente il finlandese, perché è stata parlato a casa insieme al tedesco. Parlo poco wolof. Ho comunicato con mio padre e con i miei fratelli più spesso in tedesco. E attualmente sto imparando l'italiano".

[Traduzione italiana a cura di MIlanNews.it dal sito bild.de]