Avanti il trio da favola, primo dei TOP. Dietro un duo da incubi, leader dei FLOP

Avanti il trio da favola, primo dei TOP. Dietro un duo da incubi, leader dei FLOPMilanNews.it
© foto di Giacomo Morini
lunedì 23 novembre 2009, 00:01Top & Flop
di Stefano Maraviglia
TOP & FLOP è la rubrica del Lunedì di MilanNews, a cura di Pietro Mazzara, che decreta, tramite un podio immaginario, i migliori ed i peggiori della settimana rossonera. Per cause di forza maggiore, l'edizione odierna è stata redatta da Stefano Ma

Salve amici di MilanNews.it e del consueto appuntamento del Lunedì “Top & Flop”. Come al solito analizzeremo la settimana del gruppo rossonero, mettendo sul podio dei migliori e dei peggiori, coloro che si sono contraddistinti in positivo e purtroppo, in negativo. La musa ispiratrice utilizzata per premiare o bacchettare i fortunati e i malcapitati, è la partita contro il Cagliari, match che ha dato molti spunti Dopo il breve promo, andiamo a svelare i “magnifici” che in qualche modo si sono contraddistinti.
 

1° TOP: Ronaldinho-Pato-Borriello, sì il terzetto di diamanti italobrasiliano. Ammetto che sul podio ci stanno stretti, ma sarebbe delittuoso sceglierne solo uno. Come un orologio svizzero, sanno muoversi ed intendersi con la precisione di un meccanismo oleato e rodato alla perfezione. Troppo narcisisti a volte si specchiano nella loro bellezza e l'azione svanisce a pochi metri dalla meta. Ronaldinho anche se un po' ad intermittenza ha illuminato la scena, giocate e passaggi mai banali a favore di compagni che si lustrano gli occhi innanzi a tanta grazia. Pato è sempre più unico, corre si sacrifica, lotta e pianta tutti sul posto ogni qual volta lo reputa opportuno, nulla da ridire sta diventando grande. Borriello dopo il battesimo del campo, arriva pure quello del tifo che si rende conto di quanto sia importante questo ragazzo per il Milan. A discapito di un cognome poco “pomposo” e blasonato, il bel Marco da Napoli si sta ritagliando quello spazio che in pochi gli avrebbero concesso. Potenza fisica, abilità balistica, ottima tecnica e senso del gol, oggi è l'unico centravanti completo nella rosa del Milan. Si sacrifica pure in difesa, così la sua efficacia e generosità relegano il duo Inzaghi-Huntelaar, a contendersi il seggiolino migliore in panca per godersi al meglio lo spettacolo.
 

2° TOP: Ancora lui il Lazzaro verdeoro Nelson Dida. Elogiare le prestazioni del panterone carioca, sembra diventato estremamente facile, ma visto quanto accanimento c'è stato ad ogni suo infortunio, giusto dare un colpo di violino ad ogni prova degna di nota. Incolpevole nei gol subiti, sempre attento nell'arco dei 94 minuti. Giusto evidenziare un paio di interventi da 3 punti e un'autorità nel richiamare la difesa all'ordine, degna dei più carismatici numeri 1. Peccato l'anagrafe lo penalizzi particolarmente, ma non è giusto pensare al domani, diamo a Nelson ciò che spetta a Nelson.
 

3° TOP: Leonardo de Araujo, l'uomo che ispirandosi a Santana aveva fatto sghignazzare i maligni, convinti di vedere un fallimento, completato già sul nascere. Non sappiamo ancora dire quanto e cosa vincerà Leo, unico ed umile artista della storia recente del calcio. Contro Allegri dimostra la grinta e tenacia di chi non vuole scendere a compromessi, il Cagliari attaccava in massa, ma lui non ha modificato di una virgola lo scacchiere rossonero, come a dire: “Adattatevi voi, che siete gli ospiti”. Ancora un bravo per l'ennesima conferma di Borriello dal 1' minuto.
 

4° TOP: Dzeko-Asamoah: bravi, forti, giovani e smaniosi...di Milan. Con le loro dichiarazioni pubbliche, hanno acceso i sogni di un'intera tifoseria, ma non solo. Il giovane duo di fuoriclasse, ha schiarito e non poco le idee a Galliani e co. Se vorrà spendere, saprà quali gioielli inserire nella fantastica vetrina di S.Siro.
 

Che dire? Ricco il carro di coloro, che hanno visto riflettere la luce dell'ennesima impresa rossonera. Sarà altrettanto popoloso il podio dei peggiori di giornata? Signore e signori:
 

1° FLOP: Kaladze-Oddo, un duo già presente in passato sul podio dei “bacchettati”. Nel quartetto difensivo rossonero si mostrano in giornata no, già dalle prime battute. Il più colpevole dei due è il georgiano, che come un Lucignolo, cerca di trascinare il resto del quartetto a combinarle di tutti i colori, solo il Pinocchio Oddo si lascia trasportare, mentre T.Silva e Zambrotta cercano di sottrarsi alle tentazioni di un “Paese dei balocchi”, allestito per gli avanti del Cagliari. Colpevoli senza attenuanti sui gol dei sardi, vengono sollevati in parte dalla classe di chi fa danni, ma solo nella difesa avversaria.
 

2° FLOP: Pirlo. Nervoso a tratti eccessivo rischia il giallo ripetutamente già nel 1' tempo. Il fischio di Valeri lo grazia. Nella ripresa non curante della venia ricevuta, ne approfitta e “tirando troppo la corda”, incappa in un provvedimento che lo terrà lontano dal campo, nella trasferta etnea contro la compagine di Atzori. Il ritorno dei rossoblu nel 2' tempo, mette la mediana del Milan alle strette, ne fa le spese Andrea, che solo per questo viene inserito tra i FLOP. Non ce ne voglia.
 

3° FLOP: Leonardo. Non mi sono sbagliato tranquilli, ma l'artista dell'opera Milan, può fare ancora meglio. La supremazia in mediana del Happy (Allegri) team, smaschera un po' l'essere del Milan. Bella vittoria e prova d'orgoglio, ma l'avversario era pur sempre il Cagliari. L'affanno avuto in alcune fasi del secondo tempo, sarebbe rimasto impunito contro avversarie più quotate? Dilemma a parte, avrebbe potuto gestire un pelino meglio anche i cambi, magari dando fiducia nella mezz'ora finale ad Huntelaar, piuttosto che buttare nella mischia Inzaghi già sicuro di un posto in Champions. Leo dice di considerare moltissimo Klaas, noi ci crediamo, ma il ragazzo latita già da un po' dal prato di gioco. Quale occasione migliore per aiutarlo a ritrovarsi, se non schierarlo al fianco di un ispiratissimo Dinho e un Pato da Nazionale? Comunque mister, squadra che vince non si cambia e gli applausi meritatissimi sono tutti tuoi.
 

4° FLOP: Abbiati. Se fosse vero dello screzio avuto in allenamento con Leonardo, ci sarebbe da tirare le orecchie al buon Christian. Come può un allenatore lanciare nella mischia un reduce da infortunio, facendone pagare dazio ad un prontissimo sostituto (Storari) e un portiere (Dida) ad oggi da Pallone d'Oro? Leggete bene, non sono pazzo, ho specificato “ad oggi”. Star lontano dal campo fa male, ma il quartetto di portieri rossonero è troppo quotato e, la porta è troppo stretta per essere difesa da tutti.