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De Vlieger: "De Ketelaere? Andando al Milan fece il passo più lungo della gamba, ma è un top player"

ESCLUSIVA MN - De Vlieger: "De Ketelaere? Andando al Milan fece il passo più lungo della gamba, ma è un top player"MilanNews.it
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domenica 25 febbraio 2024, 13:02ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews
fonte di Alessandro Schiavone

In vista di Milan-Atalanta questa sera abbiamo intervistato Geert De Vlieger, ex portiere di Manchester City, Club Bruges, Anderlecht e Willem II che difese la porta del Belgio ai mondiali del 2002.

Di seguito le domande e risposte.

Geert, i giudizi nel calcio cambiano in fretta e il suo connazionale Charles De Ketelaere è passato dal flop rossonero ad essere un assoluto protagonista all'Atalanta. Come si spiega?

"Si spiega facilmente. Anche se Charles a Bruges aveva fatto vedere cose incredibili il Milan forse era troppo grande per lui. Però qui in Belgio siamo consapevoli che si tratta di un bravissimo giocatore. Il problema forse è stato passare dal campionato belga alla Serie A: un grande passo.  E il Milan è un club molto importante. C'è la possibilità che De Ketelaere abbia fatto il passo più lungo della gamba. Però l'ho detto e lo ripeto: quello che sta facendo vedere a Bergamo non è una sorpresa perché lui è un ottimo calciatore. Ha talento, tanti margini di miglioramento e sono fiducioso: se un giorno dovesse tornare al Milan si dimostrerà all'altezza anche lì."

Dopo nove mesi si può già tracciare un bilancio: per Charles 10 gol in stagione. Questa trasformazione XXL si può anche spiegare dal fatto che oggi viene impiegato nel suo vero ruolo, ovvero da attaccante? In rossonero giocava quasi sempre da trequartista...

"Non credo che la posizione in campo sia il motivo. Come detto prima lasciare il Bruges per il Milan per Charles forse è stato troppo grande, tutto è accaduto troppo in fretta e in rossonero gli mancava fiducia. Oggi parlano i fatto e lui si è dimostrato all'altezza della Serie A e non solo... è un top player del vostro campionato. Se l'Atalanta vuole esercitare il riscatto per 22 milioni vuol dire che li vale perché è un bel giocatore. Non conosco le sue ambizioni ma credo che voglia diventare un grande giocatore in un grande club come lo è ad esempio il Milan. Non saprei dire dove giocherà l'anno prossimo ma sicuramente è un giocatore da tenere d'occhio."

Oggi come oggi però non ci sono dubbi che Bergamo, l'Atalanta e Gasperini siano il posto giusto per crescere. È d'accordo?

"Sì, i fatti parlano chiaro. Ogni giocatore ha bisogno della fiducia dell'allenatore quando le cose vanno meno bene come al Milan. Club come il Milan non hanno problemi a comprare altri giocatori per sostituirti se non ti dimostri all'altezza. Però conosciamo tutte le sue qualità e io amo vederlo giocare."

Sarà un titolare del Belgio agli Europei tedeschi se continua così?

"Il Belgio attualmente ha tanti ottimo giocatori (ride n.d.r). Abbiamo una nuova generazione di giocatori promettenti e lui ne fa parte. Alcuni vecchi si sono ritirati e Charles è uno dei motivi che ci fanno ben sperare per il futuro della nazionale. La differenza tra questa generazione e quella vecchia? La "Golden Generation" (2014-2022 n.d.r) era composta da top players che militavano in top teams. Oggi non si può dire la stessa cosa, alcuni sono in grandi squadre, altri no. Però il passato ha dimostrato che tutto questo non basta per vincere un Europeo. Ma forse è un bene perché le aspettative non saranno così alte e forse stupiremo il mondo. Però per riuscirci avremo bisogno che Lukaku, De Bruyne e Doku siano nella migliore forma. E poi Courtois, il nostro miglior portiere, non ci sarà, è ufficiale. Gli altri estremi difensori che abbiamo non sono al suo livello."

di Alessandro Schiavone