esclusiva mn

Jankulovski: "Theo giocherebbe anche nel mio Milan d'oro. Ibra garante di questa proprietà"

ESCLUSIVA MN - Jankulovski: "Theo giocherebbe anche nel mio Milan d'oro. Ibra garante di questa proprietà"MilanNews.it
mercoledì 6 marzo 2024, 17:00ESCLUSIVE MN
di Gaetano Mocciaro
fonte di Gaetano Mocciaro

Nella storia del Milan c'è stato solo un rappresentante della Repubblica Ceca: Marek Jankulovski. Sei anni in uno dei Milan più belli e forti: 154 presenze e 6 reti, contribuendo alla vittoria dei titoli più importanti: dalla Champions League alla Supercoppa europea, dal Mondiale per Club fino allo scudetto. L'ex terzino, che oggi è tornato a vivere in patria, nella sua Ostrava, sarà a San Siro a vedere dal vivo Milan-Slavia Praga e ci dice la sua su un ottavo di finale agevole solamente sulla carta. In esclusiva per Milannews.

Marek Jankulovski, che squadra è lo Slavia Praga?
"Ha vinto i recenti campionati, ed eccezione degli ultimi due. È una squadra bella compatta, perché hanno dietro un proprietario importante (Pavel Tykač) che ha rilevato recentemente il club da un gruppo cinese e vuole fare molto bene. Ha un allenatore veramente buono (Jindřich Trpišovský) ma è pur sempre una squadra della Repubblica Ceca e pertanto il Milan, considerando la doppia sfida, parte con grandi favori e spero lo dimostri. Saranno comunque due partite aperte, ricordiamo che lo Slavia ha vinto il suo girone di Europa League finendo davanti alla Roma". 

Che ambiente rischia di trovare il Milan in Repubblica Ceca, se i conti fossero ancora aperti?
"Attualmente c'è entusiasmo attorno alla squadra anche per questa corsa entusiasmante al titolo e lo stadio è sempre strapieno. Anche io sto avendo difficoltà a trovare un biglietto dato che a Praga arriverà una squadra mondiale. Sarà una festa e i tifosi sperano che lo Slavia riesca a tenere viva la qualificazione a Milano per poi giocarsi tutti in casa. Non dico che sarà una bolgia ma quasi". 

Punti di forza e punti deboli?
"Davanti c'è Mojmír Chytil, giocatore interessante che fa tanti gol, così come Vaclav Jurecka, capocannoniere dello scorso campionato. È nel complesso una squadra offensiva che gioca molto bene davanti ed è normale che dietro facciano un po' di fatica. Inoltre va detto che la squadra è rimasta praticamente ferma a dicembre e gennaio per la pausa invernale, il campionato è ripreso tre settimane fa e questo magari può incidere. Diciamo che potrebbe mancare il ritmo partita che ad esempio il Milan ha".  

Ti aspetti uno stile offensivo anche a San Siro?
"Sono una squadra ben organizzata ma che prova sempre a giocare, persino a rischiare qualcosa".

Ti sta piacendo questo Milan?
"Ogni tanto vengo a San Siro ma vivendo a Ostrava non ho potuto vedere ogni partita, ma da quel che ho visto mi è piaciuto. Il Milan deve sempre puntare alto. Ed essendo usciti dalla Champions, a scudetto già deciso speriamo di vincere l'Europa League e qualificarci per la Champions. Mi piacciono i giovani che crescono, vedo un bel gruppo.

Pioli potrebbe non proseguire la prossima stagione
"Il lavoro dell'allenatore è sempre difficile ma quello che vorrei evidenziare è: con Pioli hai vinto un campionato, poi hai raggiunto una semifinale di Champions e quest'anno ti qualifichi alla Champions. Puoi fare di più con le squadre che ha avuto a disposizione? Secondo me no. Poi il pubblico di San Siro ti mette pressione, vuole sempre vincere. Ma non poteva fare di più. I tempi di Berlusconi sono finiti e bisogna sottolinearlo. La politica societaria è diversa, ma vedo un buon gruppo giovane che cresce". 

A proposito dell'era d'oro di Berlusconi, sei stato protagonista dei suoi ultimi anni vincenti
"Un periodo bello, fortunato, dove abbiamo vinto tutto. Magari quando ci giocavo non ci pensavo troppo perché devi avere la fiducia per poter giocare con grandi campioni. Ma ora a ripensarci impiegherei tantissimi minuti a elencare il numero di campioni con cui ho giocato. In patria mi dicono che sono il calciatore ceco che  ha giocato col maggior numero di campioni, pure più di Nedved che ha vinto il Pallone d'Oro. E non posso che confermarlo".

Tra gli allenatori che hai avuto in rossonero: Ancelotti, Leonardo e Allegri
"Nella mia carriera ho avuto tanti maestri, Ancelotti è stato assieme a Spalletti il top avendo comunque due caratteri diversi. Leonardo, lo dico sinceramente, era più un dirigente e infatti lo ha dimostrato la carriera che ha intrapreso. Allegri l'ho trovato in un anno in cui il Milan puntava sui giovani, ma quando ho giocato ho comunque fatto vedere il mio valore. Certamente Max era un allenatore diverso da quello che è oggi".

A sinistra nel tuo Milan c'era una bella concorrenza
"Serginho era davanti a me, ogni tanto giocava Paolo. E poi nell'ultimo anno Antonini". 

Oggi c'è Théo Hernandez. Uno così nel tuo Milan avrebbe spazio?
"Non ho dubbi. Anche perché è il miglior terzino sinistro che c'è in giro".

Ce ne sarebbero altri nel Milan attuale?
"Leao ha numeri che altri non hanno, sta dimostrando di essere fortissimo. Non c'è nemmeno bisogno che dica Giroud, campione vero che ha vinto tutto. Sicuramente Maignan".

Tra i campioni con cui hai giocato c'era Ibrahimovic, che ora ha un ruolo sempre più centrale in società
"Prima di tutto sono contentissimo che Ibra sia dentro la società. Secondo me una squadra come il Milan deve avere all'interno uno che ha il Milan nel cuore. Prima c'era Paolo (Maldini) ed è finita come finita. Ibra sarà molto importante, anche dal punto di vista dei tifosi, perché ha il cuore rossonero e darà credibilità anche alla proprietà straniera, ne è il garante". 

Te lo aspettavi in questo ruolo?
"Sai, ero a Rennes e ci ho parlato con lui un po', poi mi fa: 'Janku, devo andare a caricare la squadra'. Lo ricordo nell'anno dello scudetto (2010/11), aveva una forza e una personalità pazzesca e poteva starci in un ruolo così. È molto importante che sia in società e che parli con l'allenatore". 

Altri invece allenano, sebbene altrove: Nesta, Gattuso, Inzaghi, Oddo, Pirlo, Gilardino. Sorpreso da qualcuno?
"Devo dirti che da Pippo me lo aspettavo perché è pazzo per il calcio, senza non può vivere. Ma anche Rino. Anche da Oddo me lo aspettavo. Mi sorprende un po' Nesta, che lo ricordo come ragazzo tranquillo, lo vedevo poco arrabbiarsi. Lo stesso per Pirlo. Sono contento per loro, hanno fatto benissimo a intraprendere questa strada. Mi fa piacere guardare una partita e vedere un mio ex compagno in panchina".