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Malice (Walfoot.be): "Zirkzee? Qualità tecniche ed eleganza: sembra Ibra. Il Milan perfetto per lui grazie alla tradizione olandese"

ESCLUSIVA MN - Malice (Walfoot.be): "Zirkzee? Qualità tecniche ed eleganza: sembra Ibra. Il Milan perfetto per lui grazie alla tradizione olandese"MilanNews.it
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lunedì 8 aprile 2024, 16:00ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews
fonte di Alessandro Schiavone

Florent Malice, giornalista belga e  corrispondente dell'Anderlecht e della nazionale dei Diavoli Rossi per Walfoot.be ha rilasciato queste parole su Joshua Zirkzee ai microfoni di MilanNews.it:

Lei come giudica l'esperienza all'Anderlecht di Zirkzee nella stagione 2021/2022?

"Bisogna dire che l'arrivo di Zirkzee all'Anderlecht all'epoca fu visto come un colpaccio da parte del CEO Peter Verbeek. Nessuno pensava fosse possibile attirare un giocatore come Joshua perché l'Anderlecht aveva perso il suo splendore e il club non faceva le coppe. Rimane un grande nome nel mondo del calcio a livello europeo ma sono anni (2017 n.d.r) che i Mauves non si sono laureati campione di Belgio. Ci chiedevamo tutti cosa veniva a fare all'Anderlecht e ricordo le critiche provenienti dall'Olanda riguardo al fatto che scelse la Pro League e non l'Eredivisie. E poi per Joshua venire all'Anderlecht fu visto con un fallimento dal punto di vista personale. Ma c'erano grandi aspettative attorno a lui e all' Anderlecht stesso: insieme dovevano far sì di tornare a lottare per il titolo. E chiaramente Zirkzee fu il fiore all'occhiello del calciomercato dell'estate 2021..."

Cosa saltava all'occhio quando lo vedevi giocare?

"Il fatto che sia un numero 9 con piedi da numero 10. Ma l'esperienza a Bruxelles fu un pò frustrante perché non faceva abbastanza gol anche se il bilancio non era affatto male con 15 gol in tutte le competizioni. Ma l'idea comune era che Joshua non aveva le caratteristiche del 9 classico. E Kompany lo criticò spesso, chiedendogli di lavorare più sodo perché a volte faceva le cose con troppa leggerezza. Ma aveva appena 20 anni. E poi spesso i giocatori olandesi sono visti come arroganti e menefreghisti perché nonostante le grandissime qualità tecniche non ci mettono molto impegno. Ma lui cambiò atteggiamento a stagione in corso e facendo così convinse tutti. Lottava molto in campo e si abbassava per aiutare l'impostazione."

Cosa pensi della sua ascesa da quando è in Italia?

"Non seguo molto il Bologna quindi non posso sbilanciarmi ma nel nostro campionato veniva spesso impiegato con un altro attaccante che cercava la profondità. E il suo modo di giocare tirava fuori il meglio dai suoi compagni d'attacco. Faceva bene in coppia sia con Benito Raman che con Kouamé che voi in Italia conoscete bene."

Ti ricorda qualcuno?

"Come detto, di ruolo è un numero 9 ma i piedi sono quelli di un trequartista. Facile pensare quindi a Ibrahimovic anche se di Zlatan ce n'è solo uno nella storia del calcio e poi Joshua non ha il suo potenziale. Ma quanto a qualità tecniche ed eleganza sono simili."

Sei sorpreso che sia arrivato a questi livelli e che il suo cartellino ormai ha raggiunto valutazioni altissime intorno ai 60-70 milioni?

"Non sono sorpreso perché la sua crescita non è stata immediata. La sua prima stagione in Italia globalmente è stata un fallimento, anzi mediocre se vogliamo essere gentili. Lui ha impiegato del tempo prima di esplodere. Ma tocca anche dire che a Bologna non c'è molta pressione. Non parliamo di un grande club anche se quest'anno i felsinei stanno facendo un ottima stagione, grazie sopratutto a Zirkzee. Ma quello che voglio dire è che se paragoniamo il Bologna all'Anderlecht la pressione non è minimamente paragonabile. Quando Joshua arrivò in Belgio dal Bayern fu accolto come un messia. Mi sono spiegato?"

Le prossime tappe?

"Lui si è imposto in un grande campionato come la Serie A ma in un club medio. Ora deve confermarsi ad alti livelli in una grande società e il massimo sarebbe il Milan. Io personalmente non sono sorpreso che sia ricercato da tanti club. Uno perché è cresciuto nel Bayern e due perché sta facendo una grande stagione. E poi i giocatori olandesi, specie se cresciuti a Monaco di Baviera come lui , sono sempre molto appetibili."

Andrà all'Europeo?

"Io sono sorpreso che non abbia ancora debuttato in nazionale. Ma sono convinto che l'Olanda lo convocherà per l'Europeo. E se dovesse brillare in Germania quest'estate per il Bologna ci sarebbero poche speranze di trattenerlo e lui sicuramente vorrà fare il prossimo passo. E il Milan sarebbe perfetto per lui, la tradizione degli olandesi in rossonero parla chiaro...".

di Alessandro Schiavone