Milan on fire nel momento più importante dell'anno. Mai come adesso sa di essere forte

Milan on fire nel momento più importante dell'anno. Mai come adesso sa di essere forte
sabato 6 aprile 2024, 19:30Primo Piano
di Gaetano Mocciaro

Il Milan è on fire. E lo è nel momento più importante, con una doppia sfida alle porte che vale una stagione, il prestigio e anche il futuro dell'allenatore. Contro il Lecce è arrivata la settima vittoria consecutiva, una porta rimasta inviolata e una pratica chiusa in pochi minuti, per poter gestire il resto dell'incontro come una formalità. In pratica, questo Milan si è messo nelle migliori condizioni possibili.

Pulisic trequartista nel 4-2-3-1 funziona
Il pomeriggio di San Siro contro i salentini ha dato indicazoni importanti. Il 4-2-3-1 a trazione anteriore, col trio Chukwueze-Pulisic-Leao ha funzionato. Lo statunitense non giocava in quella posizione con quel modulo dai tempi dell'Under 19 del Borussia Dortmund: altri tempi e ben altri avversari. Pioli covava da tempo l'idea di collocarlo al centro: "Mi piacerebbe molto trequartista, è un giocatore molto intelligente" aveva dichiarato al termine della sfida del 2 gennaio contro il Cagliari, ottavi di finale di Coppa Italia, dove per 20 minuti aveva ricoperto quel ruolo. Proprio l'intelligenza superiore alla media, l'abilità nel calciare con entrambi i piedi e la visione di gioco l'ha fatto rendere al meglio. Capitan America ha disegnato calcio, si è preso il record di calciatore Made in USA più prolifico della storia della Serie A e a momenti non si regalava una doppietta. 

Chukwueze non si ferma più
La convivenza con Chukwueze e Leao è andata benissimo. Il nigeriano dei tre è l'unico che non ha segnato ma la sua prestazione merita di essere sottolineata. Come a Firenze ha fatto capire immediatamente le sue intenzioni, con la differenza che al Franchi Giroud ha sprecato il suo assist dopo pochi minuti, Pulisic invece l'ha trasformato in rete. "È cambiata la sua testa. Adesso ha fiducia, è positivo, crede in quello che fa" ha dichiarato a fine gara Pioli. Resta solo l'ultimo step: la continuità di prestazione nel corso della partita.

Leao al top, Florenzi ha davvero esagerato?
Leao non si ferma più: 12 gol e 11 assist. Nessuno tra i giocatori di Serie A ha impattato quanto lui in questo 2024. Florenzi esagerando lo ha definito come un mix tra Neymar e Mbappé, ma l'impressione è che questo Leao non sia poi così tanto lontano dall'élite del calcio.

Adli, che numeri
Anche senza Bennacer, in una formazione così sbilanciata, il Milan non ha sofferto. Certo, contro un avversario per buona parte della gara in 10 è più facile ma la prestazione di Yacine Adli va sottolineata: due assist, il secondo è un colpo da biliardo da applausi. Sempre nel vivo del gioco, 134 palloni toccati col 92% di riuscita in fase d'appoggio. Una crescita incoraggiante e anche un importante apporto nei ripiegamenti.

La rinascita della difesa
Dietro si è sofferto poco. Contro la Roma senza Tomori sarà un'altra storia ma oggi ci portiamo a casa il 12° clean sheet in campionato, 15° considerando anche le altre competizioni. Siamo in controtendenza rispetto a inizio stagione, come sottolineato dallo stesso Pioli: "Abbiamo dei dati che ci dicono che nei primi 4 mesi la nostra fase difensiva era da metà classifica e ci siamo salvati con la fase offensiva. Non abbiamo pagato solamente qualche infortunio, ma c’è voluta una pressione più attenta, dei recuperi migliori, contrasti a centrocampo, prese degli inserimenti avversari più attente…".

Meglio che nell'anno dello scudetto
Siamo in forma e lo dicono i numeri: 68 punti dopo 31 giornate, persino più dell'anno dello scudetto. È un Milan forte e consapevole di esserlo. Ora testa alla Roma.