Chi scende alla prossima fermata?

Chi scende alla prossima fermata?MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
martedì 31 ottobre 2017, 11:08Il punto del Non Evoluto
di Alessandro Jacobone

Aria pesante intorno al Milan, aria stantia. Aria che non avrei voluto più respirare intorno al mio Milan, specialmente dopo la lunga l'apnea vissuta per tutto il periodo del closing. Ma come in un film horror degli anni 80, "a volte ritornano" oppure semplicemente non se ne sono mai andati. Esorcizzati dall'entusiasmo della tifoseria e ancor più dal filotto di vittorie che aveva accompagnato la squadra ad inizio stagione, sono rimasti momentaneamente nell'angolo. Alcuni hanno tentato una falsa redenzione, altri semplicemente hanno fatto finta che nulla fosse mai successo, qualcun'altro addirittura esiliato tra i tasti del suo cellulare che ancor oggi spara fuoco e fiamme sul nuovo Milan, o meglio sui nuovi dirigenti. Conati.

Il Milan non se la passa bene ? Confermo e sottoscrivo. Sono Non Evoluto, mica cieco. Vivo male questo inizio di stagione e non basta che al comando non ci sia più il tanto combattuto Adriano Galliani. Chi lo pensa è un folle, chi lo scrive sui social un idiota. Chieda pure a chi frequenta la tribuna stampa accanto a me, si informi e poi parli. 

Tutti a gridare che il Milan non gira bene, è macchinoso, semplicemente non funziona. Io l'ho fatto per primo, subito dopo le vittorie su Spal e Udinese. Ho lasciato San Siro scuro in volto, consapevole del ritardo sul break even point calcistico dei ragazzi, preoccupato che quell'entusiasmo si trasformasse in inebriante e pericolosa euforia.  Sbam, porta in faccia ed eccoci dietro la stessa comparire gli "a volte ritornano" di cui vi ho parlato. Nessuno escluso.

La critica è un dovere, sia chiaro. Ma a tutto c'e' un limite e quando questo viene puntualmente oltrepassato, soprattutto se in ballo c'e' il mio Milan, la mia non evoluzione torna a ruggire e le mie mani a vomitare questo articolo che come sempre risulta senza filtri. 

Ma le pensi di notte? Chiedeva mia mamma ad ogni marachella combinata dal sottoscritto nei primi anni della mia vita.  Stessa domanda la porrei a chi quotidianamente partorisce notizie sul futuro societario rossonero. Quanto interesse per la finanza da parte di chi le note spese se le fa compilare dalla segretaria di redazione. Quanta fantasia nell'interpretare pensieri dettati figli di balzane teorie se non addirittura danze propiziatorie per un "gran ritorno". Cronaca, direbbero. Ma la cronaca è da me intesa come descrizione e commento di un evento, non un artefatto collage di menzogne atte al terrorismo mediatico contro il Milan e i suoi tifosi. Vergogna.

Sento già l'eco delle provocazioni sulla rete e non solo.  Attacchi ancora la stampa ma dimentichi come siamo conciati al momento. Cosa dici dell'operato dei "tuoi dirigenti" ?

Cosa devo dire? Guardo la classifica e impreco in greco antico nonostante abbia frequentato il liceo scientifico. Il calcio pero' è questo e il campo spesso smentisce i business plan scritti a tavolino. La sbeffeggiata Inter made in De Boer, cambiati 3 soli interpreti (nessuno di loro top player), si trova quest'anno a ridosso delle prime. Variabile allenatore? A Vincenzo fischieranno probabilmente le orecchie. Cerco quindi di sfilarmi l'abito del tifoso e mi chiedo semplicemente chi degli acquisti fatti, potessi tornare indietro, non rifarei assolutamente. Tra i mille interrrogativi sul perchè della crisi dei ragazzi, su questo grido un convinto NESSUNO.

MUSACCHIO - KESSIE - RODRIGUEZ - ANDRÉ SILVA - BORINI - CALHANOGLU  - CONTI - BONUCCI - BIGLIA - KALINIC 

Tutti giocatori che fino a 10 mesi fa potevamo solo immaginare, ma in altre casacche. Giocatori che forse non stanno rendendo al massimo al momento, ma che ci si scorda troppo facilmente si siano incontrati a Milanello solo qualche mese fa.  Romae non fuit dies dicevano i latini, fortuna loro che non c'erano i social. Mi chiedo dove fossero tutti questi esigenti e scontenti, nei sei anni dello scempio lasciato alle spalle.  Per anni ho camminato quasi da solo, salvo poi essere raggiunto col tempo da molti milanisti. Ci sono volute stagioni da brivido e piazzamenti da vergogna; Ci sono voluti sei allenatori in tre anni e le loro dichiarazioni circa quanto fosse impossibile pensare di battere l'Empoli a San Siro; Ci sono volute innumerevoli sessioni di mercato da stillicidio per reagire e chiedere a gran voce la testa dell' ex dirigenza.

Adesso dopo soli pochi mesi dall'insediamento e dopo un mercato vissuto col vento in poppa e la grana in saccoccia, al primo momento di difficoltà della squadra, leggo numerosi post dall'inquietante bipolarismo.

Non banno nessuno sui social, neppure chi mi insulta. Amo il dialogo e ancor di più argomentare le mie idee rispettando quelle altrui.  Ma quando leggo tweets che invocano il ritorno di Adriano Galliani e della vecchia dirigenza, resto basito e inizio a digitare nomi quasi a caso...

Senderos, Bruno Montelongo, Emanuelson, Didac Villa, Legrottaglie, Taiwo, Muntari, Aquilani, Mesbah, Maxi Lopez, Cardacio, Viudez, Traorè, Acerbi, Salomon, Constant, Dhorasoo, Emerson, Mattioni, Gourcouf, Matri, Zaccardo, Honda, Birsa, Essien, Poli, Vergara, Olivera, Torres, Destro, Bocchetti, Cerci, Armero, Rodrigo Ely, Van Ginkel, Bertolacci, Vangioni, Alex e Sosa...

Chiudo cosi' questo articolo quando l'orologio segna già le due di notte. Vorrei augurarvi un sereno riposo, ma dopo questi nomi difficilmente prendero' sonno. 

Per addormentarmi provero' a contare quelli che scendono dal carro del Milan con in mano le loro bufale quotidiane, sicuri che tenteranno di risalirci quando le cose torneranno ad andare bene. Si', perchè questo accadrà e io saro' la ad aspettarli insieme alle migliaia di tifosi che il Milan non lo lasciano mai solo.

Alessandro Jacobone

Pagina facebook Milanisti Non Evoluti 2.0

Vice Presidente Associazione Milanisti1899