Tisana contro l'ansia dell'alchimista Marco Fassone

Tisana contro l'ansia dell'alchimista Marco FassoneMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
mercoledì 15 novembre 2017, 19:55Il punto del Non Evoluto
di Alessandro Jacobone

Melissa, lavanda, passiflora e tiglio. Questa è la miscela di erbe che viene di solito consigliata a chi sta passando un periodo di ansia e preoccupazioni. Molti milanisti sono sicuro che la conoscano e che la portino con se in ogni dove, casa, ufficio e perchè no, anche allo stadio. Del tutto naturale e senza le controindicazioni dei medicinali psicotropi, è stata nelle settimane passate l'unica soluzione alle tensioni di stomaco dei tifosi rossoneri tra una raccolta punti sul campo sotto le aspettative (reale) e ipotesi di fallimento ripetutamente sbattute in faccia ogni mattina da quasi tutti i quotidiani sportivi. Se al primo problema ci tocca attendere che questa squadra trovi forma e sopratutto un gioco in grado di migliorare le prestazioni dei ragazzi, per quanto riguarda il secondo, quello forse più importante, il tifoso milanista può finalmente tirare un piccolo sospiro di sollievo dopo l'assemblea dei soci avvenuta ieri mattina presso gli uffici di CasMilan. Senza dover attingere ad aggiunte di oppio e "supercazzole", termine mal attribuito da chi probabilmente ne sente nostalgia da vecchia gestione, Marco Fassone ha per una volta messo da parte le "cose formali" di un Cda durato pochissimo, per dedicarsi alle domande degli azionisti presenti in sala. Rifinanziamento, Voluntary Agreement, cessione top player e la patata bollente di San Siro. Ingredienti energizzanti che l'alchimista di via Aldo Rossi ha trasformato in miorilassanti di prima qualita' con la sola aggiunta di una pragmatica e sempre apprezzata trasparanza. Si narra di un Gatti, conosciuto ed mal digerito in passato per i suoi interventi tanto spigolosi quanto pieni di milanismo, euforico e ancora pieno di quell'entusiasmo che ha colpito e in parte forse accecato tutto l'ambiente ad inizio stagione. Si narra di una generale soddisfazione per le risposte ottenute senza promesse non mantenibili o fughe in bagno in cerca di pizzini. Insomma l'ennesima conferma di quanto davvero sia cambiata l'aria intorno al Milan. Non voglio annoiarvi con dati e tecnicismi utilizzati da chi il giornalista lo fa per lavoro e che ha, nelle giornate precedenti a questa, già raccontato quasi tutto di quello espresso dall' AD rossonero. Siamo tifosi e tifosi restiamo. Odiamo i numeri e ci nutriamo di pane, salame e amore per il Milan. Permettetemi quindi di parlarvi come un fratello di fede calcistica di tutto quello che abbiamo potuto apprendere e respirare.

Che effetto vi farebbe se vi dicessi che in sostituzione degli uscenti quanto celebri marchi Adidas e Audi, si sia chiuso ben 6 nuovi accordi per un totale che porta addirittura ad un leggero aumento di fatturato nei soli tre mesi di nuova gestione? E che rabbia produrrebbe in voi venire a sapere che i suddetti addi sono figli della scellerata gestione del marchio alla quale è stato sottoposto il Milan nelle ultime stagioni e non per l'avvenuto cambio di protagonisti all'interno di casa milan? Venire a sapere che il discorso relativo alla cessione di un giocatore, non necessariamente un Top Player, sia figlio di "eventuali" quanto non scontate richieste di Massimiliano Mirabelli di ottenere altrettanto validi giocatori, suona decisamente meglio che il terrorizzante panorama del "non entra nessuno, se non esce nessuno". Scoprire invece che il mancato raggiungimento della qualificazione alla prossima Champions League potrebbe incidere per soli 30 milioni, poco pià di un Bertolacci qualsiasi, tranquillizza tutti noi che ad oggi vediamo lontanissimo questo traguardo. Quante bugie e inesattezze intorno allo spettro, o meglio disegnato come tale, del Voluntary Agreement. L'orgoglio e gratitudine per i suoi collaboratori contenuti nelle parole di Fassone nel descrivere l'accurata stesura dello stesso e il racconto delle reazioni dei componenti dell' Uefa, hanno ancor di più palesato quanto si possa di certo essere in ritardo, ma assolutamente non sull'orlo di quel burrone chiamato fallimento. La conferma che non ci sia nessun coinvolgimento di Giraudo nell'individuazione del referente in grado di estendere il prestito e subentrare così all' esigente Elliott, è stata infine data con la tranquillità di chi nel frattempo ha bevuto un bicchiere d'acqua. Altro fantasma cacciato via brutalmente. Programmi e pianificazioni commerciali e di marketing, hanno condito questa prima giornata vissuta insieme alla dirigenza. Segno di quanto non si pensi a portare a casa la pagnotta nel presente, ma di quanto si sia proiettati verso un futuro assai pi roseo dell'attuale umore dei tifosi. Chiudo con una metafora utilizzata off records da chi questa squadra ha costruito e che più di tutti è sotto attacco per i mancati risultati ottenuti fino ad ora. Costruire le fondamenta è la parte più noiosa per un costruttore, poichè si lavora in maniera maniacale senza che la gente possa vedere ancora lo sfarzo del palazzo. Ma se la tua intenzione è di costruire un grattacielo imponente per altezza e solidità, devi duramente lavorare sotto questo aspetto. Avremmo potuto pensare alla costruzione di una villetta dal giardino fiorito, ma il Milan e la sua storia impongono che si punti in alto. Per il bene della nostra storia e del Milan, non possiamo che augurarci che questo avvenga. Con la speranza che dall'alto di questo grattacielo si possano finalmente buttare presto giù tutti i pregiudizi, le false notizie e qualche anti milanista dall'ego sovraeccitato. Alessandro Jacobone Pagina facebook Milanisti Non Evoluti 2.0 Vice Presidente Associazione Milanisti1899