Lava secco a gettoni strumento di un calcio poco pulito al quale il Milan ha deciso di far la guerra

Lava secco a gettoni strumento di un calcio poco pulito al quale il Milan ha deciso di far la guerraMilanNews.it
giovedì 21 dicembre 2017, 21:04Il punto del Non Evoluto
di Alessandro Jacobone

Potere, politica e poco calcio giocato. Questo è il mondo del pallone negli ultimi anni, questo è quello che sta violentando il nostro Milan negli ultimi mesi.  Quello che sto per dirvi, non ve lo ha detto nessuno. Sui media istituzionali e sulla carta stampata, difficile sentirne parlare. In Italia la "roba che scotta" non va troppo trattata. Meglio far finta di nulla, un po' per convenienza, un pò per semplice codardia . Succede in tutti i settori più strategici, figuriamoci nel calcio.  Non serve costruire metafore per aprirvi gli occhi su quello che sto per raccontarvi. Basta porvi una semplice quanto apparentemente stupida domanda. Avete mai provato a sostituirvi per una notte al parcheggiatore abusivo che da anni lavora indisturbato sotto casa vostra? Conosco già le vostre risposte e i numerosi quanto sorpresi  "ma sei pazzo, quello mi gonfia come una zampogna". Il perchè non c'e' neanche bisogno di sottolinearlo. Toccare certi interessi, vuol dire rischiare la propria incolumità. Punto. Se pensate che nel mondo del calcio non funzioni alla stessa maniera, sbagliate di grosso.  Potranno mancare i pugni in faccia e le macchine sfreggiate per ritorsione, ma il meccanismo "del parcheggiatore" vige nel mondo del pallone in maniera netta e decisa. Milioni su milioni viaggiano ogni sessione di mercato come se fossero noccioline. In questa famelica rincorsa a chi spende di più, l'opinione pubblica non riusce più neanche a scandalizzarsi e indignarsi. Il calcio è fatto così e così va accettato, in barba alle logiche economiche e a quelle morali. Un bel "paradiso di vantaggi" insomma per chi muove ingenti somme attraverso figure professionali non regolamentate da nessun albo, spesso dalla bassa scolarizzazione e dalla insufficente conoscenza dell'uso dei congiuntivi. Pensateci bene, in quale altro settore potrebbe accadere tutto questo, sotto la luce del sole e senza che nessuno ti faccia le pulci? Nessuno, ne sono sicuro. Agenti, procuratori e semplici intermediari. Tutti alla rincorsa della loro fetta, tutti affamati di percentuali su trasferimenti e rinnovi.  Una vera mangiatoia alla quale tutti attingono in barba alle logiche di ogni tipo. Mentre l' Agenzia delle entrate riesce a vessare molti contribuenti attribuendo loro una vita al di sopra degli standard concessi, richiedendone giustificazioni e documenti per una difesa quasi sempre inutile e inefficace, l'immunità circonda tali figure spesso risiedenti fiscalmente in paesi così sconosciuti da non essere nemmeno visualizzabili con l'applicazione GoogleMaps. I pochi professionisti si distinguono ad occhio nudo. Molto spesso perchè vittime dei comportamenti scorretti dei "colleghi". Ma in un paese dove chi delinque viene chiamato a Porta a Porta ospite d'onore, nessuno li difende con convinzione e l'immagine che spesso passa di loro è quella dell'onesto che fa la figura del pirla (come si dice a Milano). In un mondo dove i presidenti di squadre di calcio sono sempre più torbidi come una pozzanghera dopo un giorno di pioggia, facile chiudere questo cerchio di "convenienze reciproche".  Una bella e immensa lavatrice che da anni gira ininterrottamente senza bisogno di pastiglie anticalcare, almeno fino a ieri. Si' perchè questa è la chiave di lettura che vi invito fortemente ad analizzare.  Il nuovo corso rossonero si è infatti fatto conoscere, oltre che per un sontuoso e importante mercato, anche per alcuni aspetti forse meno interessanti per alcuni di noi tifosi, ma non meno importanti in tema di bilanci ed investimenti sul futuro. Per tutta l'estate a CasaMilan si sono eseguiti incontri con agenti e procuratori, quasi sempre alla luce del sole. Dai più celebri ai più sconosciuti come chi ha curato gli interessi di Frank Kessie, tutti sono stati trattati con lo stesso rispetto e le stesse condizioni. Nessun badge per parcheggiare liberamente sotto l'ufficio, ma sopratutto un tornello girevole che ha concesso l'uscita da tali uffici con in tasca un 5% di commissioni uguale per tutti. Facile comprendere il fastidio di alcuni di essi, forse anche di uno solo. Altrettanto facile intuire quanto questo "regolamento" possa essere utilizzato da altre realta' sportive e diventare perche' no, abitudine nel giro dei prossimi anni. Sconveniente per alcuni. Togliere l'osso dalle fauci del cane del vicino, non è mai stata cosa facile e il Milan aimè ne subisce i morsi quotidianamente. Analizzate a ritroso le dichiarazioni sulla nostra squadra, la nostra proprietà e sopratutto dirigenza. Analizzate chi ha rilasciato e continua a rilasciare interviste atte a destabilizzare e indebolire l'immagine del nuovo Milan.  In un modo o nell'altro, un minimo comune denominatore uguale per tutti. Dove i soldi scorrono facilmente, in altrettanta maniera li si utilizza per "oliare" alcune situazioni. A volte l'olio è talmente tanto da rendere scivolosi anche titoli con riferimento alla dignità. Brutta caduta di stile. D'altronde la solidarietà potrebbe essere anche in qualche modo spontanea, diciamo non programmata. Ma nasce comunque da interessi, soffiate di mercato ed esclusive che siano. Il Milan ha deciso di parcheggiare la sua auto a discapito delle regole "imposte" da azzeccagarbugli di sconosciuta origine. Lo ha fatto senza preoccuparsi delle conseguenze, pur essendone conscio. Lo ha fatto perchè si iniziasse a trasformare le voci "commissioni" ed "incentivi all'uscita", in nomi di giocatori da inserire per tornare ai livelli a cui i rossoneri sono abituati. Lo ha fatto in completa solitudine ritrovandosi attaccato in maniera diretta e non.   Il Milan non è sotto attacco esclusivamente per le sue prestazioni calcistiche non all'altezza, bensì per aver parcheggiato dove non doveva. Ben consapevole che troverà ancora ostacoli sul suo cammino. Che siano righe sulla carrozzeria da parte dei parcheggiatori o stampate sui giornali, non importa, provocano in me lo stesso disgusto.  Quando leggerete quindi l'ennesimo attacco al Milan e al suo progetto, promettetemi di analizzarlo dopo aver valutato questi elementi e ponendovi alcune domande. Forse rimarrete ancora delusi per la nostra posizione in classifica, ma in fondo orgogliosi di essere a bordo di una macchina chiamata Milan che pur sbagliando come tutti va in una sola direzione, quella degli interessi e rispetto della nostra storia.  Buon Natale a tutti, azzeccagarbugli inclusi.

Alessandro Jacobone Milanisti Non Evoluti 2.0

Vice Presidente Associazione Milanisti1899